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L’indirizzo del referendum “vale molto” per il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ma allo stesso tempo “c’e’ bisogno della giusta riflessivita’ per modificare le citta’. Non si tratta di un gioco”. Da questi presupposti, il presidente con l’aiuto di funzionari regionali e l’ordinario di diritto Romano Orru, si e’ fatto primo firmatario di due proposte di legge regionale, la n. 206 e la n.207, per l’istituzione del comune di Nuova Pescara mediante fusione dei comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore. I due testi sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa. Il “referendum – ha spiegato D’Alfonso – ci ha detto che c’e’ necessita’ di una evoluzione ordinamentale delle nostre citta’, di una modernizzazione nel rapporto tra istituzioni, societa’ ed economia, ma tale modernizzazione deve prevedere una evoluzione progressiva che determini un allineamento dei linguaggi comunali, delle consistenze contrattuali, giuridiche e perfino giustcontabilistiche”. E per il presidente e’ proprio “l’equilibrio nell’allineamento dei dati amministrativi” il punto forte del suo ragionamento, soprattutto in riferimento a cio’ che ha definito “preesistenze contabili”. D’Alfonso ha chiarito di non essere “malato di gigantismo. Credo che per le citta’ il valore sia la prossimita’, l’adesione alla volonta’ dei cittadini. Ringrazio il consigliere regionale Mercante che ha fatto un grande lavoro di stimolo. Ma c’e’ tuttavia bisogno che la curva di approfondimento continui a salire”. D’Alfonso ha definito i suoi testi “Aperti. Non porremo vincoli di maggioranza. Chiunque voglia firmare e’ ben accetto. Mi piacerebbe fare piu’ uno a favore di cittadini, imprese e territorio”.