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Alla c/a del Prefetto di Pescara

Gent.le dott. Francesco Provolo
sono una dipendente della Maiella&MorroneS.r.L., azienda che eroga i servizi sociali nell’ambito 35 della Provincia di Pescara. Come lei saprà, in questi ultimi mesi la nostra azienda è stata purtroppo al centro delle cronache locali (e non solo) per la paradossale situazione di cui noi dipendenti siamo stati vittime.
In breve, garantendo servizi sociali essenziali (ex-Liveas, ora LEP), costituzionalmente garantiti, quali assistenza domiciliare anziani, educativa scolastica ai disabili, etc., pur in assenza di una regolare retribuzione economica e in presenza di pesanti disagi materiali e psicologici dovuti al protrarsi di questa condizione per molti mesi (condizione che tristemente ancora persiste), noi dipendenti siamo stati costretti a non sospendere la nostra attività lavorativa, pena una denuncia penale per interruzione di pubblico servizio a norma dell’art. 340 C.P. Più volte una delegazione di noi dipendenti si è rivolta all’allora Prefetto per tentare una via d’uscita da questa situazione paradossale, ma ci è sempre stata ribadita l’obbligatorietà sancita dalla legge della precettazione a nostro carico qualora avessimo interrotto la nostra attività lavorativa, se pur in presenza di fondati motivi.
La mia domanda è questa.
Dal 16 gennaio 2016 il Comune di Pescara, per mancanza di risorse economiche, ha proceduto con una serie di tagli al servizio di assistenza domiciliare garantito dagli operatori della coop. Polis, riducendo l’assistenza a 90 malati e persone non autosufficienti e sospendendola ad altri 60 utenti nelle stesse condizioni.
In questo caso si procederà alla precettazione del Comune di Pescara, nella figura del suo legale rappresentante, per interruzione di pubblico servizio? In caso contrario, quali sono i criteri stabiliti dalla legge che obbligano alla denuncia penale di singoli cittadini che lavorano in stato di schiavitù e non un ente locale che, senza dubbio, ha più gravi responsabilità in virtù del ruolo istituzionale che ricopre?

Ringraziando per la Sua attenzione, resto in attesa di un Suo cortese riscontro.

Cordialità

Dott.ssa Laura Di Cicco