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E’ durato pochissimi minuti il tentativo di tre malviventi che, armati di pistola, alle 14,40 di oggi hanno fatto irruzione nella agenzia della Cassa di Risparmio di Pescara di via Po’ in Sambuceto di San Giovanni Teatino.

I tre, italiani, dal chiaro accento abruzzese hanno minacciato gli impiegati e facendosi consegnare oltre 50.000 euro.

Nel frattempo però, il sistema antirapina dell’Istituto aveva lanciato l’allarme che è stato raccolto contemporaneamente dai Carabinieri di Chieti e dalla Questura di Pescara.

Sul posto sono così arrivati i Carabinieri della Stazione di Sambuceto che, supportati da una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Pescara e da una volante della Questura di Chieti, operando in sinergia, hanno bloccato le uscite dell’istituto bancario nel quale i tre rapinatori si trovavano insieme agli impiegati.

Sono stati sufficienti pochi istanti ed il perentorio ordine di arrendersi intimato dai militari. I malviventi, resisi conto di non avere alternative, si sono arresi e sono usciti consegnado l’arma, una pistola semiautomatica perfettamente efficiente e pronta all’uso.

I tre giovani, tutti del pescarese eocn precedenti, T.M. 27enne, M.M. 27enne e C.L. 26enne sono stati tratti in arresto e recuperata l’intera refurtiva, circa 58.000 euro.

Il brillante risultato, oltre a confermare l’elevato livello di efficienza delle Forze di Polizia nel territorio Provinciale, evidenzia il prefetto raccordo di coordinamento tra l’Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato che, nelle fasi concitate di un intervento a così alto rischio per l’incolumità delle persone e degli stessi militari ed agenti operanti, hanno agito effettuando un’operazione “da manuale” salvaguardando l’incolumità di tutte le persone coinvolte, compresi gli stessi rapinatori, che dovranno ora rispondere al Giudice di reati di tentata rapina pluriaggravata, porto illegale di arma da fuoco.