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Omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi: e’ l’accusa a carico di uno dei titolari di un’esercizio commerciale che si trova nei pressi di via Pepe, a Pescara. Nello specifico, l’uomo, 55anni, originario della provincia di Chieti, e’ accusato di aver aggredito il 7 ottobre 2014 un 50enne originario di Pescara, affetto da patologia psichiatrica. Alla vittima, dopo il trasporto in ospedale, fu riscontrata “la frattura del femore destro e del gomito destro derivanti da violenza altrui”, con conseguente ricovero. Il 12 ottobre successivo, per complicanze dovute a una embolia polmonare, l’uomo mori’. Il presunto autore dell’aggressione e’ stato identificato dalla squadra mobile di Pescara, diretta da Pierfrancesco Muriana, dopo un’accurata e prolungata attivita’ di indagine basata anche sulle intercettazioni di alcuni testimoni che, pur avendo assistito alla dinamica dei fatti, furono reticenti nel riferire quanto a loro conoscenza. Stando a quanto emerso dalle indagini, la notte dell’aggressione la vittima sarebbe entrata nel locale dell’indagato e, rivolgendosi ad alcuni clienti, avrebbe affermato in maniera scherzosa che “era ora di chiudere e che nel locale non potevano essere presenti dei minorenni”, ma per tutta risposta il 50enne sarebbe stato scaraventato violentemente fuori e poi colpito con calci e pugni dall’indagato. Nei giorni scorsi il 55enne ha ricevuto la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini, coordinate dal pm della Procura di Pescara, Paolo Pompa.