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Questa mattina, i Carabinieri di Pescara hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Procura della Repubblica di Pescara a conclusione delle indagini condotte dagli stessi militari, a carico di un 36enne pregiudicato del Pescarese.
L’uomo, dalla fine del 2014, a causa del nuovo lavoro intrapreso forte insofferenza ed ingiustificata gelosia, comportamenti “conditi” da violenti scatti di ira che degeneravano spesso in percosse e vessazioni, fino allo scorso mese di maggio quando la donna ha tentato di troncare il rapporto sentimentale. L’uomo, dopo alcuni giorni di quiete, si è introdotto con la forza in casa pretendendo una seconda opportunità. Di lì a poco la donna però la storia ha ripreso il vecchio corso, con una serie di violenze fisiche e verbali, tanto da esser costretta a fuggire da casa in più occasioni. A novembre l’ultimo episodio: il compagno, di fronte al rifiuto di vedersi, si è introdotto in casa della donna arrampicandosi dal balcone dell’abitazione al secondo piano, per poi introdursi in casa aggredendola con schiaffi e pugni dopo averla immobilizzata, tappandole la bocca per non farla gridare. La serata si è conclusa in ospedale con 7 gg di prognosi.
La vittima stavolta ha preso coraggio e chiesto aiuto ai Carabinieri i quali hanno immediatamente fatto scattare le indagini che stamattina hanno scritto la parola “fine” alla triste storia, portando lo stalker al carcere di Pescara.

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