CariChieti è salva, insieme ad altri 3 isituti bancari. Domenica 22 novembre ha portato seco questa notizia. Il Governo e la Banca d’Italia, in stretta collaborazione e intesa, agendo ciascuno in base alle proprie competenze e responsabilità, hanno dato soluzione alla crisi di quattro banche in amministrazione straordinaria: Banca Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara, CariChieti. Si tratta di banche di dimensione piccola o media, aventi nel complesso una quota del mercato nazionale dell’1 per cento circa in termini di depositi.
Le 4 banche commissariate, il cui destino era in bilico da mesi, potranno continuare ad operare grazie a 3,6 miliardi di euro interamente a carico del sistema bancario, verranno liberate dai crediti in sofferenza, aggiungeranno il prefisso ‘nuovo’ al proprio nome e verranno traghettate verso la cessione nel minor tempo possibile “al fine di massimizzare il prezzo di vendita”. Il consiglio dei ministri, convocato in via eccezionale di domenica pomeriggio, ha dato il via libera al decreto legge per la risoluzione dei quattro istituti, con un provvedimento che, sottolinea il Governo, “consente di dare continuità all’attività creditizia – e ai rapporti di lavoro – tutelando pienamente i correntisti” e, soprattutto, “non prevede alcuna forma di finanziamento o supporto pubblico alle banche in risoluzione o al Fondo nazionale di risoluzione” ed esclude “il ricorso al bail in”, ovvero al salvataggio delle banche in difficoltà con i fondi di azionisti, obbligazionisti e correntisti sopra i 100.000 euro.
l provvedimento, spiega la nota del Cdm, consente dunque di dare continuità all’attività creditizia, e ai rapporti di lavoro, tutelando – ed è questa la notizia forse più importante – pienamente i correntisti.
Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri per il salvataggio delle 4 banche commissariate “non prevede alcuna forma di finanziamento o supporto pubblico alle banche in risoluzione o al Fondo nazionale di risoluzione”, si legge nella nota del Cdm.
Per Carichieti, il nuovo A.D. è l’ex commissario Salvatore Immordino.
Il commento della Commissione Ue “Le decisioni della Commissione consentono l’uscita ordinata delle banche, riducendo al minimo l’uso dei fondi pubblici e le distorsioni della concorrenza derivanti dalle misure”. Lo afferma la commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, commentando l’ok Ue ai piani di risoluzione di Banca Marche, Banca Etruria, CariFe e CariChieti. “Cruciale – aggiunge la commissaria Ue – che siano azionisti e creditori subordinati a farsi carico dei costi e delle perdite dei fallimenti bancari piuttosto che i contribuenti. Accolgo inoltre la decisione dell’Italia di usare gli strumenti di risoluzione bancaria per la prima volta in Italia, in modo di far fronte alla situazione di queste banche dissestate preservando la stabilità finanziaria”. Inoltre, si è appreso che nasce un’unica bad bank per i crediti deteriorati dei 4 istituti. Secondo l’Ue “le misure comprendono anche un trasferimento di attivi deteriorati dalle banche ponte a una nuova società veicolo per la gestione degli attivi”.
Bankitalia: quattro nuovi nomi Si chiamano “Nuova Cariferrara”, “Nuova Banca Etruria”, “Nuova Banca Marche” e “Nuova Carichieti” le 4 banche ripulite dai crediti deterioriati che nascono a seguito del piano di salvataggio e risoluzione approvato oggi, secondo quanto informa la Banca d’Italia.