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E’ arrivata a stretto giro la risposta del Sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci, all’ex-Assessore Paolo Cacciagrano. Dopo il comunicato stampa attraverso il quale quest’ultimo aveva annunciato un esposto-denuncia, contestando (tra l’altro) uno schema di bilancio contra legem, il primo cittadino ha subito voluto replicare con fermezza alle accuse del suo ex-alleato in maggioranza.«Sono sempre più convinto che Paolo Cacciagrano – afferma Marinucci – sia solo alla ricerca di visibilità, e mi dispiace pensare alla magistratura, già oberata di lavoro, costretta a verificare le sue fantasiose ricostruzioni. A questo punto intervenga davvero la magistratura, non per accertare le inesistenti irregolarità sottolineate da Paolo Cacciagrano, ma per verificare le reali e gravi responsabilità di chi ha condotto in questi anni San Giovanni Teatino in una situazione di oggettiva difficoltà. Situazione ben nota anche a Paolo Cacciagrano, in quanto assessore delegato dal Sindaco alla gestione della Fb Servizi fino a pochi mesi fa.
Cacciagrano – sottolinea il primo cittadino – si è totalmente disinteressato dei tagli che lo stato centrale ha progressivamente effettuato, anche per questo è stato sfiduciato dalla maggioranza, una volta scoperta la drammatica realtà economica di Fb Servizi».«Perché – chiede Marinucci – non aveva tutte queste soluzioni a disposizione quando era l’assessore competente? Il delicato compito che Paolo Cacciagrano avrebbe dovuto svolgere era ammorbidire il peso finanziario della Fb Servizi nel corso degli anni, in coerenza con il taglio ai trasferimenti disposti dallo Stato. Ma non l’ha fatto.
La mia unica responsabilità – ammetta il Sindaco – è che ho dato fiducia ad un assessore non in grado di gestire un compito così importante. Il punto è che i soldi per mantenere lo status quo non ci sono, e non si possono certo trovare con le strampalate soluzioni indicate da Cacciagrano, come ad esempio la vendita dei loculi, o l’aumento degli iscritti nell’asilo con i figli di chi non è residente. Cacciagrano sa benissimo che la vendita dei loculi porterebbe ad introiti che per legge non si possono utilizzare per i servizi, senza dimenticare che quelle aree mancano pure delle opere di sistemazione necessarie prima della vendita. Per quanto riguarda l’aumento degli iscritti all’asilo, non avrebbe altro risultato che aumentare le perdite, e ricordo che queste vengono coperte con le tasse pagate dai cittadini di San Giovanni Teatino, e non da chi viene da fuori».
Gilberto Di Nicola