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“Dopo 17 mesi dal fatidico giorno del referendum sulla Nuova Pescara si e’ arrivati, finalmente, all’atto finale che rivelera’, una volta per tutte, quali sono i veri intendimenti di D’Alfonso e della sua maggioranza sul futuro dei tre Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore”. Questo il commento del consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante, in vista della prossima iscrizione all’ordine del giorno del Consiglio regionale della sua proposta di legge sulla istituzione del nuovo Comune. “Non e’ stato affatto semplice – ha spiegato Mercante – riuscire ad ottenere un simile risultato. Dapprima il silenzio di D’Alfonso, cui era affidato il compito di procedere alla redazione della legge necessaria alla nascita del nuovo Comune per fusione, poi l’inerzia prolungata nella competente commissione consiliare, nonostante i ripetuti solleciti e l’approvazione, da parte dei Consigli dei tre Comuni, di una mozione, proposta dai gruppi consiliari del Movimento 5 Stelle, diretta a sollecitare la fusione, fino allo stallo degli ultimi mesi con la proposta di legge pronta e lasciata a prendere polvere sulle scrivanie degli uffici. Ora sono trascorsi tutti i termini previsti dal regolamento e sara’ possibile inviare direttamente la proposta di legge in Consiglio per l’approvazione. Li’ D’Alfonso e la sua maggioranza saranno chiamati al redde rationem dato che non sara’ piu’ possibile tergiversare o accampare scuse di vario genere. Nell’assise consiliare ciascun consigliere sara’ chiamato ad esprimere il proprio voto, favorevole o contrario, alla nascita della Nuova Pescara rendendo chiaro il rispetto o meno della volonta’ di tutti quei cittadini abruzzesi che, lo scorso anno, hanno votato, compatti, per l’istituzione del nuovo Comune. Ove il Consiglio si dovesse concludere senza l’approvazione della legge vorra’ dire che questa maggioranza, in barba a tutte le piu’ recenti disposizioni sulla spending review, elaborate per di piu’ da un governo centrale di identica matrice politica, con l’esprimere parere con trario alla nascita della Nuova Pescara ha, contemporaneamente, detto no ai tagli sulla spesa pubblica dei tre Comuni, no alla riduzione di tasse e tributi per i cittadini, no all’implementazione dei servizi, no al risanamento dei bilanci comunali, no alla creazione di un polo metropolitano capace di competere con le grandi citta’ della dorsale adriatica. Ma soprattutto no agli ingenti finanziamenti che lo Stato elargisce in caso di fusione di Comuni, soldi che potrebbero essere utilizzati a beneficio del territorio e della collettivita’. In ogni caso – rileva Mercante – la seduta del Consiglio sara’ la chiave di volta nel percorso diretto alla nascita della Nuova Pescara e permettera’ a tutti i cittadini abruzzesi di valutare se D’Alfonso e la maggioranza, nel governare la nostra Regione, mettano al primo posto il rispetto della volonta’ popolare o interessi di parte che nulla hanno a che fare con il bene comune”