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E’ evidente che non c’è alcuna volontà amministrativa di accelerare la tempistica di trasferimento dei servizi socio-sanitari allocati nel distretto fatiscente di C.so Umberto, nella nuova sede di Via Di Vittorio, ponendo fine ad una serie di disagi agli utenti che da troppo tempo si ripete. Anzi sembrerebbe che tutte le azioni di Asl e Comune, nonostante gli annunci prematuri di giugno, virano verso una decentralizzazione di alcuni servizi sanitari ed un allungamento della riconsegna dei lotti di rispettiva competenza per il nuovo DSB. Prova tangibile ne sono i due atti del Direttore generale della Asl che individuano la sede di Via Inghilterra, per l’attuazione del progetto sperimentale “Studi aperti”, finalizzato alla nascita delle case della Salute–UCCP e il recepimento dello schema di contratto dei locali comunali di Via Inghilterra, concessi in comodato d’uso con una delibera di giunta per l’erogazione dei servizi di continuità assistenziale. In pratica la delibera accoglie favorevolmente l’istanza presentata in tal senso dalla Asl di Pescara, con l’obiettivo di trovare una nuova sede per i servizi amministrativi di Adi (Assistenza domiciliare integrata), Pua (Punto unico d’accesso) e Uvm (unità di Valutazione multidimensionale). Queste manovre testimoniano la mancanza di determinazione nell’intraprendere azioni certe per l’apertura della struttura di Via Di Vittorio, un presidio che la città attende ormai da quasi 20 anni e la cui progettazione risale al lontano 1995, ma che una serie di rinvii e di varianti hanno portato a slittare di quasi 15 anni. Un ritardo che si è prolungato anche durante la realizzazione della struttura, che avrebbe dovuto essere pronta a marzo 2011 e che vede ancora oggi gli utenti di Montesilvano e delle aree limitrofe costretti a servirsi dell’edificio di corso Umberto e a breve di Via Inghilterra, in condivisione con la guardia medica, con ovvi disagi agli utenti in termini di continuità funzionale, logistica e di raggiungibilità. A dimostrazione di ciò anche il rinnovo del contratto di locazione dell’immobile di corso Umberto da parte della Asl, con la Società Immobiliare 48 Srl, che ha rilevato la proprietà della struttura dalla società immobiliare Levante srl, sino al 2021 (previo preavviso di 6 mesi, con l’apertura del nuovo Distretto), al costo annuo di 118.830 euro. Ovviamente questo lascia presagire tempi lunghi e i disagi assicurati. Pur consapevoli che la vicenda dei ritardi del distretto di Via Di Vittorio, affonda le sue radici in responsabilità storiche pregresse, è tuttavia inammissibile l’indulgenza con la quale questa amministrazione gestisca queste trattative, anziché imporsi con determinazione per il bene della collettività. Pertanto chiederemo un incontro con il Direttore generale della Asl al fine di definire impegni certi per la giusta riconsegna alla città del distretto.