CONDIVIDI

“A questo punto la permanenza del sindaco Alessandrini nella sua carica di primo cittadino è divenuta incompatibile con Pescara. Dopo tutte le bugie sull’emergenza balneazione raccontate per tre mesi ai cittadini di Pescara, alle Istituzioni, dopo i tentativi di confondere le acque, di mascherare la realtà, di nascondere la verità, è arrivata la ciliegina sulla torta, ossia il tentativo di ‘contraffare’ la realtà dei fatti anche dinanzi al Magistrato, sino a essere smascherato non da un moto della coscienza, ma da un’intercettazione telefonica, che praticamente lo ha costretto a rivelare il giochino, ossia che l’ordinanza di divieto di balneazione non è mai stata redatta il primo agosto, come ha sempre sostenuto, ma il 3 agosto ed è stata retrodatata al primo agosto per zittire le polemiche e la politica. Oggi mi chiedo, in tutta franchezza, con quale coraggio il sindaco si sia presentato in aula nel corso della seduta dedicata all’emergenza balneazione per recitare, con superbia e arroganza, la sua requisitoria. Oggi si deve dimettere, senza ulteriori tentennamenti”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri.
“Le ultime rivelazioni inerenti l’indagine giudiziaria sull’emergenza balneazione del 28 luglio scorso sono sconcertanti – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -: non bastava lo sversamento di 30milioni di litri di liquami in 17 ore tenuto nascosto ai cittadini che, tra quelle feci, ci hanno nuotato, inconsapevoli, per giorni; non bastavano i 600 litri di Oxystrong, ossia acido peracetico, buttato sempre in mare per ‘disinfettare’ le acque, come se fosse normale consentire alle persone di farsi il bagno nella varechina; non bastava aver nascosto ai cittadini che il nostro mare non era balneabile, anche dopo averne avuto la certezza con i dati dell’Arta alla mano. Tutto questo non bastava, e oggi è arrivata l’ultima menzogna smascherata: il sindaco Alessandrini per tre mesi ha continuato a ripetere di aver redatto il primo agosto l’ordinanza per vietare la balneazione, ma di non averla resa pubblica per aver consapevolmente scelto di non creare allarmismi. Lo ha detto nella sede istituzionale della Commissione di Vigilanza al Comune, lo ha ribadito al cospetto della Commissione regionale Vigilanza rispondendo a una mia domanda precisa. Lo ha lasciato intendere nel corso della seduta consiliare straordinaria sul tema, poche settimane fa, lo ha ripetuto a ogni intervista rilasciata a ogni Organo di informazione, mentre prendeva in giro i pescaresi dicendo che nel mare, tutto sommato, ‘non c’era mica l’ebola’. Ma c’è di peggio perchè nei giorni scorsi ha tentato di spacciare per vera questa bugia anche dinanzi a un magistrato, senza mostrare il benché minimo pudore o remora. Salvo poi essere vergognosamente smascherato da un’intercettazione telefonica, non sappiamo ancora chi fosse a parlare, in cui si diceva tutt’altro, costringendo lo stesso sindaco a fare marcia indietro e dire, per ora, una prima mezza verità: l’ordinanza di divieto di balneazione non è mai stata scritta il primo agosto, ma il 3 agosto, due giorni dopo, ed è stata retrodatata. E quell’ordinanza nulla l’ha scritta non per dovere morale o perché imposto dalla legge, ma solo perché le opposizioni stavano sollevando le prime polemiche e mettendo le pulci nell’orecchio delle forze dell’ordine. Quindi la voce non della coscienza, ma del centro-destra, lo ha costretto a redigere quel documento obbligatorio. Credo che – ha concluso il Capogruppo Sospiri – dinanzi a tale verità le conclusioni di un qualunque sindaco dovrebbero essere inevitabili e scontate: oggi il sindaco Alessandrini ha il dovere, l’obbligo morale, istituzionale, personale, di raccogliere dignitosamente le sue cose, di dimettersi, lasciare il Palazzo comunale, liberando Pescara, e di consentire la nomina di un Commissario che, esattamente come sta accadendo a Roma, traghetterà la città verso nuove elezioni. Credo che tale passo sia ormai ineludibile, perché ormai lo chiede all’unanimità una città che è stata ignobilmente tradita da una compagine di governo che in un anno ha trascinato Pescara verso il baratro del disastro finanziario, del degrado e dell’immobilismo. A questo punto Forza Italia mobiliterà il territorio per chiedere ogni giorno le dimissioni di Alessandrini e della sua giunta”.