CONDIVIDI

“Un cantiere infinito di cui, dopo un inizio travagliato e in forte ritardo, tra proroghe iniziali e ordinanze oggi dimenticate, la città non può conoscere la fine, ma nel frattempo la popolazione continua a subirne tutti i disagi, che ormai vanno avanti dal 6 aprile, ossia dal giorno del cedimento di un ampio tratto dell’asse attrezzato. È il cantiere di via Raiale, la cui ultima ordinanza di proroga scaduta venerdì scorso, non è neanche stata rinnovata: ma intanto la strada continua a restare inaccessibile, con gravi danni per le attività commerciali esistenti, e soprattutto la conclusione dei lavori di ripristino appare ancora molto lontana, il tutto nella completa disattenzione e disinteresse del sindaco Alessandrini e della sua giunta distratta”. La denuncia arriva da Armando Foschi, esponente dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, che stamane ha effettuato un sopralluogo con i cittadini sul posto.
“Ormai il cantiere di via Raiale si sta trasformando nella ‘tela di Penelope’ di una novella Odissea, quella che da cinque mesi vivono i residenti, gli operatori commerciali e gli automobilisti della zona – ha sottolineato Foschi -. Il 6 aprile scorso abbiamo registrato il cedimento di un tratto dell’asse attrezzato, che, come ben sappiamo, ha determinato anche il crollo della conduttura fognaria con i relativi problemi di sversamenti di liquami nel mare. Un evento che ha purtroppo trovato una giunta comunale assolutamente impreparata a gestire non solo l’emergenza del momento, ma anche poi l’ordinaria amministrazione delle sue conseguenze. Da quel momento è cominciato il dramma: chiuso un ampio tratto dell’asse attrezzato, dove da cinque mesi si transita a corrente alternata; chiuso un ampio tratto della sottostante via Raiale, dove si cammina solo a piedi, con tutti i danni economici immaginabili per quelle aziende che, nell’area, hanno attività, magazzini e depositi, aziende che già nei mesi scorsi hanno denunciato le difficoltà a poter operare, con un tragico calo del volume degli affari, oltre che all’impossibilità materiale ad accedere alle proprie strutture, rischiando la chiusura. Un’amministrazione comunale assennata avrebbe sbattuto i pugni sul tavolo dei vertici Anas, responsabile dell’asse attrezzato, convocando una Conferenza dei Servizi e pretendendo un immediato avvio dei lavori. La giunta Alessandrini, al contrario, si è accomodata in pantofole in poltrona, lasciando che il tempo scorresse e ci sono voluti ben tre mesi prima che l’Anas aprisse il cantiere. L’inizio dei lavori è datato, infatti, 23 luglio, in corrispondenza dell’accesso all’impianto di depurazione. Chiusa dunque definitivamente la strada, sotto il raccordo autostradale, strada occupata da ruspe e mezzi di cantiere, le opere, in teoria, dovevano concludersi nel giro di un mesetto, dunque entro il 23 agosto, come recita l’ordinanza 394. Poi però, ad agosto, è arrivato il contrordine: i lavori non sono finiti e il sindaco Alessandrini, il 26 agosto, dunque con tre giorni di ritardo, ha firmato l’ordinanza di proroga dei lavori, la numero 442, sino al 18 settembre, con tanto di interviste del suo assessore ai Lavori pubblici Del Vecchio che, in maniera avventata, ha zittito le rimostranze dei residenti e degli operatori commerciali della zona, sminuendo, tanto per cambiare, i disagi e assicurando la riapertura di via Raiale entro, appunto, la giornata di venerdì scorso. Purtroppo così non è stato: i lavori, ovviamente, non sono finiti, siamo arrivati al quinto mese di chiusura della strada per un’opera di semplice ripristino, dunque di manutenzione, e non certo per la costruzione di una nuova strada, ma soprattutto a oggi il sindaco non ha firmato alcuna ordinanza di proroga, né i cittadini sono stati informati circa i termini reali per la riapertura della strada. Ora ci aspettiamo il solito comunicato piccato dell’assessore ai Lavori pubblici che, anziché preoccuparsi delle opere pubbliche che avrebbe il dovere di seguire e sollecitare, si intrattiene a giocare a mosca cieca con i cittadini, venendo meno al suo dovere di informare il territorio. L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ – ha quindi detto Foschi – chiede oggi di sapere quando realmente termineranno i lavori, quando via Raiale sarà definitivamente riaperta al traffico e restituita ai cittadini, chiedendo magari direttamente al Presidente di Anas Gianni Vittorio Armani che il 23 settembre prossimo sarà a Pescara per un tour turistico organizzato dal Presidente D’Alfonso”.