“Era solo uno scherzo per i carabinieri”. Si difende Davide Nunziato, 39 anni di Francavilla al Mare, arrestato nei giorni scorsi con l’ex moglie, Valeria Di Stefano, e Donato Colasante, un giovane di Guardiagrele, per una telefonata anonima fatta lo scorso 21 marzo ai carabinieri nella quale si annunciava l’imminente esplosione di una bomba nella residenza estiva di Raffaele Bonanni.
In mattinata Nunziato, assistito dall’avvocato Giancarlo De Marco, è stato interrogato questa mattina per rogatoria dal gip del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea. L’interrogatorio è durato dieci minuti. Nunziato ha cercato di spiegare che nello scherzo ai militari Bonanni è stato citato solo perchè la sua “nota” abitazione sarebbe stata facilmente individuata dai carabinieri. d’altronde proprio perchè vicino, Nunziato sapeva che in quel giorno Bonanni fosse altrove. Tra le accuse contestate agli indagati dalla Procura distrettuale antimafia dell’Aquila quella di minacce aggravate da finalità di eversione dell’ordine democratico. L’ordigno, avevano poi accertato le forze dell’ordine, non sarebbe mai esploso perchè rudimentale