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Mirko Giancaterino, accusato dell’omcidio volontario di Gabriele Giammarino con l’aggravante della crudeltà, domenica mattina a Penne, si è avvalso della facoltà di non rispondere oggi, alle domande del gip Colantonio. L’avvocato difensore Marino ha ribadito l’estraneità del suo assistito ed attende di leggere tutti gli atti prima di un eventuale ricorso al tribunale del riesame.

Intanto è stato convalidato l’arresto di Mirko Giancaterino. Per il gip del Tribunale di Pescara, Nicola Colantonio, esistono gravi indizi di colpevolezza a carico dell’arresto e c’e’ anche il pericolo di reiterazione del reato. Il giudice ha disposto che Giancaterino resti in carcere. “L’indagato – scrive il gip – e’ soggetto che, attualmente, non ha freni inibitori: capace di aggredire soggetti in stato di minorata difesa, agendo con crudelta’; capace di porre a repentaglio l’incolumita’ fisica di numerosi soggetti usando armi da taglio ed appiccando il fuoco in uno stabile abitato da numerosi condomini”. L’arrestato viene, inoltre, descritto come “un soggetto violento, assolutamente privo di autocontrollo e dotato di spiccata capacita’ delinquenziale. Ed invero, neppure la sottoposizione al regime dell’affidamento in prova ai servizi sociali riusciva a frenare la volonta’ omicida di Giancaterino: cio’ dimostra la sua assoluta incapacita’ di autocontrollo e l’evidente attuale pericolo per la collettivita’”