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Dal Governo Renzi arriva l’ok per installare un inceneritore in Abruzzo, il M5S aveva avvisato i cittadini abruzzesi già da sabato, mentre tutto tace dalla maggioranza di Governo Regionale evidentemente sotto scacco dal Governo Centrale. Logiche di partito che non interessano al M5S. “Questo tipo di manovre” spiega Sara Marcozzi (M5S) “si fanno sempre quando le persone sono in vacanza e dunque meno interessate dell’attività politica. Un giorno ti svegli ed ecco che la tua Regione “verde” diventa la cornice di un ecomostro”.
“Stiamo già redigendo una Risoluzione che impegni il Presidente D’Alfonso a lottare contro questo ECOmassacro” sostiene la Marcozzi “questa volta i tempi ci sono, il M5S farà tutto quello che è nelle proprie possibilità per impedire questo, ennesimo, scempio ambientale dentro e fuori le istituzioni. D’Alfonso ora ha tutto il tempo per chiarire la sua posizione, non potrà addurre di poter metter in campo solo atti di, per dirla alla D’Alfonso, “moral suasion”!”.
L’ok all’inceneritore emerge dal Parere sullo schema di DPCM del 29 luglio scorso redatto dalla Segreteria della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni, recante una ricognizione degli impianti di incenerimento presenti e futuri nel nostro Paese.
Tutto ciò in totale controtendenza rispetto alla normativa europea che ci impone, o meglio, imporrebbe agli Stati membri di sostenere l’uso di materiali riciclati in linea con la gerarchia dei rifiuti e non dovrebbero promuovere lo smaltimento in discarica o l’incenerimento (Direttiva 2008/98/CE).
“Ma si sa” ironizza Sara Marcozzi “il “Ce lo chiede l’Europa” vale solo quando si debbono spremere le tasche dei cittadini non quando bisogna tutelarli”.
“Sappiamo che gli inceneritori possono produrre emissioni tossiche e cancerogene” continua “ dunque, gli inceneritori sottopongono la popolazione a rischio sanitario oltre che ambientale. Inoltre, non eliminano il problema delle discariche, anzi disincentivano la differenziata, non servono a risolvere le emergenze (la costruzione di un impianto di incenerimento richiede diversi anni di lavoro e pertanto non può essere considerato una soluzione all’emergenza per i rifiuti) e NON creano occupazione né recupero energetico”.
L’Unica via percorribile, sostenibile e necessaria è una politica di gestione che persegua obiettivi progressivi di prevenzione della produzione dei rifiuti, raccolta differenziata, riciclo e riutilizzo. Non è un caso che la Comunità Europea preveda una linea di intervento sulla gestione dei rifiuti che in ordine di priorità si riassume in:
PREVENZIONE, RIUTILIZZO, RICLICO E RECUPERO
Tutto il resto è speculazione sulle spalle e sulla salute dei cittadini.
Questo è quanto scritto relativamente alla nostra regione nel parere della Presidenza , assieme a noi ci sono anche Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.