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La campagna referendaria lanciata da Possibile su 4 temi (Ambiente, Lavoro, Scuola e Democrazia), sugli 8 quesiti messi a disposizione di tutti coloro che reputano sbagliate e dannose le politiche attuate dal Governo in questo anno e mezzo, corre a pieni giri anche in Abruzzo. Lo affermano in una nota i comitati abruzzesi di Possibile. Si stanno raccogliendo le firme in tutte le province: moltissimi i Comuni presso i quali e’ gia’ possibile recarsi a firmare, altri se ne aggiungeranno nei prossimi giorni. Al momento sono 102, aumentando ogni giorno, in quella che si profila come un’estate referendaria che potra’ fermare definitivamente le scellerate decisioni governative degli ultimi mesi. Non uno strumento di parte – spiega la nota – ma un modo di ridare spazio e voce ai cittadini, sempre piu’ tagliati fuori dalle scelte e con sempre minore capacita’ di decidere anche sui propri territori. In tema ambientale, nonostante il ricorso in Corte costituzionale di 9 Regioni, nonostante i ricorsi al Tar Lazio sui singoli progetti gia’ autorizzati, nonostante le manifestazioni contrarie di decine di migliaia di persone, nonostante le obiezioni e la contrarieta’ di almeno 7 Consigli regionali, il governo – scrivono i comitati – tira dritto sulle trivellazioni, accelerando di giorno in giorno verso un futuro grigio. I Comitati contestano i Ministeri di Galletti (Ambiente) e Franceschini (Turismo e Beni culturali) che hanno appena rilasciato il decreto di compatibilita’ ambientale per “Ombrina mare”, il primo dei tre progetti (insieme ad Elsa mare e Rospo mare). Ed e’ notizia di queste ore – proseguono – che lo stesso Ministero dell’Ambiente ha proposto un appello contro la decisione del Tar Lazio di annullare i permessi di ricerca nell’area “Colle dei Nidi”, 83 kmq di verdi colline tra Teramo ed Ascoli dove si coltiva agricoltura biologica e Montepulciano Docg. Raccolta firme per i referendum abrogativi, dunque, sia dell’art.35 del Decreto Sviluppo, sia dell’art.38 dello Sblocca Italia, per uno stop a tutto campo in materia di trivellazioni, di grandi opere, di azioni perpetrate a danno di quella che anche Papa Francesco ha chiamato “la casa comune di cui prendersi cura”. Per tutti questi motivi – si legge infine nella nota dei comitati abruzzesi di Possibilde – facciamo appello ancora una volta, un appello definiTriv potremmo dire, a tutti i cittadini, a tutte le forze sociali e politiche che stanno affermando la propria contrarieta’ e la pericolosita’ di questi progetti: Regione Abruzzo, Province e Comuni abruzzesi; forze politiche e movimenti; associazioni ambientaliste e comitati NoTriv; sindacati: uniamo le forze per la campagna referendaria, firmando e facendo firmare per i quesiti depositati, grazie ai quali potremmo dire, nel 2016, si’ alla qualita’ della vita, e no allo scempio dei nostri mari e dei nostri territori. La scadenza per raccogliere le firme e quindi poter votare il prossimo anno e’ il 26 settembre Tutte le informazioni e modulistica utile sul sito: referendum.possibile.com.