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“In questi giorni sugli organi di stampa sono apparse prese di posizione che annunciano un’emergenza migranti prossima per la città di Pescara. Tali dichiarazioni sono strumentali e volte esclusivamente a titillare i più bassi istinti della popolazione, enfatizzando il sentimento della paura così diffuso nel nostro tempo.

I numeri su Pescara sono i seguenti: da febbraio 2014 la città ha accolto complessivamente 374 migranti; oggi essi sono 101 e le previsioni di ulteriori arrivi sono solo per 45 unità. Si tratta di forme cosiddette di seconda accoglienza, ovvero di presa in carico e integrazione sul territorio per quanti non sono di passaggio.

Il tutto dunque non rappresenta un’emergenza, ma suggerisce a chi ha responsabilità di governo di fuggire da semplificazioni e a non mettere la testa sotto la sabbia, visto che i barconi che arrivano nel nostro Paese non possono costituire un alibi per raccontare una realtà emotiva e slegata dal vero.

Sono indispensabili politiche nazionali ed europee che non lascino soli i Comuni e i Paesi membri dell’Ue e che abbiano come obiettivo quello di gestire i flussi e, se possibile, rallentarli, agendo in nord Africa, procedendo con le espulsioni e garantendo sicurezza e legalità.

La necessità di costruire percorsi virtuosi, peraltro, è indispensabile per non regalare migliaia di disperati al lavoro nero e alla criminalità organizzata”.