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“La fase nuova preannunciata dall’assessore Paolucci sarà solo una tragedia per la nostra regione e un Vietnam per lui”. E’ quanto dichiarano il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri e il Presidente della Commissione di Vigilanza, mauro Febbo commentando le dichiarazioni di Paolucci rispetto all’uscita dal Commissariamento della sanità.

“Se si esce (???) dal Commissariamento – spiegano Sospiri e Febbo – è solo grazie al lavoro svolto dal Governo Chiodi che con grande impegno e lungimiranza è riuscito a sanare il Bilancio, portandolo in pareggio, recuperando una situazione disastrosa. A questo Governo regionale invece si possono attribuire solo due questioni, oltretutto dannose: la chiusura dei Punti nascita e l’introduzione dei ticket socio-sanitari di cui siamo riusciti a limitare gli effetti negativi sulle famiglie abruzzesi solo in quota parte; se la parola d’ordine della prima fase può essere individuata in “demagogia” per la seconda sarà “disastro”. La gestione della sanità portata avanti in questo primo anno di gestione D’Alfonso-Paolucci, va letta come una applicazione pedissequa del Decreto Lorenzin e questo vuol dire che l’invocata fase 2 sarà caratterizzata dalla chiusura di tutti gli ospedali ad eccezione di quelli dei capoluoghi che comunque saranno costretti a rinunciare a numerosi servizi. E’ questo il modello a cui fa riferimento Paolucci?”.

“Sembra chiaro inoltre – aggiungono i Consiglieri di Forza Italia – che l’obiettivo del governo di centrosinistra è utilizzare i fondi dell’edilizia sanitaria per costruire uno nuovo mega ospedale nella “striscia di Gaza” e non i  nuovi ospedali di Avezzano, Giulianova, Lanciano e Vasto né tantomeno sistemare quelli esistenti, come Penne e Sulmona , venendo meno a quella che dovrebbe essere una priorità ovvero la difesa degli interessi degli abruzzesi.  L’assessore alla sanità poi dimentica che l’uscita dal commissariamento significa che ogni decisione in tema sanitario sarà presa in Consiglio regionale che rischia di diventare per lui un Vietnam. Non pensasse che la nostra mozione di sfiducia sia stata ritirata perché è solo rinviata. Non permetteremo – annunciano Sospiri e Febbo – nessuna chiusura dei nosocomi regionali”.