Nel pomeriggio di ieri 06 luglio 2015 i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Pescara, Dott. Gianluca Sarandrea, su richiesta del PM Dott.ssa Barbara Del Bono, per il reato di “rapina aggravata in concorso e detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo e lesioni personali” DI PIETRANTONIO JOHNNY, 20enne pregiudicato di Pescara.
L’attività investigativa sviluppata dai militari attraverso la ricostruzione delle fasi della rapina, l’esito di un accurato sopralluogo ed una meticolosa analisi condotta attraverso il controllo del territorio e, specificamente, di pregiudicati domiciliati nel quartiere Rancitelli di Pescara, unitamente alla comparazione di alcune impronte rilevate sul furgone in uso alla vittima, hanno consentito di individuare nel giovane pregiudicato pescarese in uno dei due rapinatori che, alle ore 13,00 circa del 03 aprile u.s., parzialmente travisati ed armati di pistola, aggredirono da tergo Fabrizio De Vincentiis, commerciante presso il Centro ortofrutticolo d’Abruzzo in Villanova di Cepagatti, derubandolo dell’incasso dei giorni precedenti ed ammontante a circa €.39.000, che il malcapitato si apprestava a versare presso il proprio Istituto di credito.
Nella circostanza, uno de due rapinatori, inseguito dallo stesso cittadino rapinato, lo colpiva con il calcio della pistola alla tempia guadagnandosi la fuga dapprima a piedi e successivamente a bordo di un’autovettura scura.
Un importante contributo alle indagini è stato altresì fornito dalle testimonianze di alcuni dei presenti, perlopiù altri commercianti e loro dipendenti, le cui indicazioni, esaminate nel più ampio contesto investigativo ed incrociate con le risultanze del controllo del territorio e degli esiti dattiloscopici evidenziati dal RIS di Roma, hanno consentito di individuare ed arrestare il Di Pietrantonio che, a dispetto della giovane età, vanta importanti precedenti penali sintomatici di una sua particolare propensione alla commissione di reati in genere.
L’attività di indagine, che sarà ora orientata all’esame degli elementi investigativi per l’individuazione del complice del giovane arrestato (trovato in possesso di una mazza da baseball e di una katana all’atto del fermo), concretizza il costante impegno profuso dal Nucleo Investigativo nel quotidiano contrasto alla recrudescenza di furti e rapine e per il quale ancora una volta determinanti si sono rivelati l’accurato sopralluogo eseguito dai militari, la collaborazione fornita dai presenti e la tenace attività info-investigativa sviluppata sull’evento, messi in relazione tra loro grazie ad un accurato lavoro di analisi.