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Ieri finalmente sono iniziati i saldi estivi, e se per qualcuno sono come manna scesa dal cielo, altri giurano di non aver mai fatto grandi affari con le svendite di fine stagione. La verità è che ognuno ha un proprio carattere e un personalissimo modo di fare shopping, soprattutto durante i saldi. C’è chi ha un preciso obiettivo, si è documentato con le commesse, ha controllato anticipatamente il prezzo originale e ieri mattina alle nove era davanti al negozio con la carta di credito in mano. C’è anche chi, invece, non conosce mai la data precisa di inizio saldi, quello che voleva l’ha già acquistato a prezzo pieno e quando ne avrà voglia (solitamente durante le piovose e afose domeniche pomeriggio) si recherà in un centro commerciale a cercare quel “qualcosa” che non sapeva ancora di desiderare. E poi ci sono loro: I COMPRATORI SERIALI.

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Rispondono all’appello: party girl e shopping addicted di ogni età, donne arrabbiate coi mariti che casualmente si ritrovano il loro bancomat in borsa, studentesse a spasso con mamma (o con carta di credito di mamma), ragazze che hanno una festa a breve e non sanno cosa mettere, donne che cercano risposte, donne deluse da qualcosa, donne felici, donne a dieta, donne. Ciao, siamo donne e siamo capaci di acquistare anche i registratori di cassa se vogliamo.
Il dramma è che tornate a casa talvolta ci capita di prendere in mano quel registratore di cassa e di chiederci: “Aspetta… perché diavolo l’ho comprato?” Ecco. Questo è quello che può capitare a tutte e sono certa che alcune di voi almeno una volta nella vita sono tornate a casa e hanno avuto un ripensamento su un acquisto fatto d’impulso. A me è successo, eccome se è successo. Ma mi sono ripromessa di non farlo più.
Come fare? Abbandonando le ansie e godendosi il momento. Non vado mai a fare shopping se ho POCO TEMPO, poiché si sa: la fretta è cattiva consigliera. Non vado mai a fare shopping nelle ORE DI PUNTA, prediligo piuttosto l’ora di pranzo o la mattina presto, il motivo è che gli indumenti sono magicamente piegati, le commesse più disponibili, l’affluenza decisamente minore. Non vado mai a fare shopping se fa TROPPO CALDO: gli abiti di appiccicano, i piedi si gonfiano e addio calma catartica. Non vado mai a fare shopping in compagnia di molte persone, due o tre compagne di acquisto possono bastare e avanzare ma io ritengo che DUE sia il numero perfetto. Infine non vado mai a fare shopping quando so che non me lo posso permettere, piuttosto scelgo con cura ciò che voglio stando bene attenta alle mie reali necessità poiché detesto avere i SENSI DI COLPA.
Al contrario ci sono dei piccoli vezzi che si sono trasformati in vere tradizioni, a cui non rinuncio mai. Il primo è concedermi UN CAFFE’ o una bevanda fresca prima di cominciare a fare shopping, poiché la corsa al saldo richiede energie ed è bello partire col piede giusto. A proposito di piedi: scelgo sempre le SCARPE più comode che ho, spesso senza lacci, e opto per un abbigliamento “da camerino” ovvero facile da indossare e togliere quella buona decina di volte all’ora. Poi amo portare con me solo le PERSONE a cui voglio davvero bene, che mi danno le dritte migliori e che sono certa accettino i miei pareri. Quando entro in un negozio, poi, faccio sempre caso al getto di aria condizionata e alla fragranza che spesso e volentieri i brand di maggior successo lasciano sprigionare nell’aria proprio all’INGRESSO del punto vendita, guardo i manichini e scandaglio attentamente tutta la merce. Alla fine guardo il prezzo e se un abito è scontato al 6% state pur certi che rimane in negozio: il senso dei saldi è proprio il risparmio e per me RISPARMIO vuol dire dal 30% in su, il resto sono prese in giro.

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