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Umberto Di Primio

Non si spengono le polemiche dopo l’uscita infelice di Umberto Di Primio su Francavilla che ha scatenato l’ira dei francavillesi su Facebook e tante parodie a mezzo social della vicenda (leggi qui).

Il primo cittadino non corregge il tiro e sulla vicenda, sempre a mezzo social, espone il suo pensiero. “Sul post messo su Francavilla registro la scompostezza di troppa gente, anche con incarichi regionali e vecchi segretari del presidente della Regione, oltre ad una diffusa maleducazione. Non ho detto nulla di offensivo, non ho sminuito alcuno, quindi non devo chiedere scusa a nessuno. chi si sta tanto agitando, evidentemente, è affetto da una profonda frustrazione, qualcuno si sente inferiore, altri cercano di fare un po’ di propaganda…”, scrive Di Primio inizialmente.

Ma poi rincara la dose. L’ultimo “status” Facebook è un duro attacco al collega francavillese Antonio Luciani. Eccolo: “Sono costretto ad intervenire nuovamente sulla questione Francavilla. Per favore basta!!! Luciani pensi a fare il sindaco, così come io faccio per la mia città. E non mi accusi di campanilismo quando proprio lui, in modo subdolo, la butta sul campanilismo. Altro che ospitalità. Squisita quella dei francavillesi, città dei miei affetti. E poi, ripensandoci, anch’io l’ho ospitato a Chieti Luciani, qualche settimana fa, quando insieme al suo amico D’Alfonso è venuto a sostenere il mio avversario alle elezioni, elezioni che il centrosinistra ha perso, forse, anche per la loro presenza. Ma chi cavolo vi voleva offendere, ma perché poi vi sareste offesi, ma perché vi agitate tanto? Francavilla si preoccupi piuttosto di non diventare un feudo dalfonsiano. Si difendano i cittadini di Francavilla da questo, non dai teatini che con rispetto ed amore la frequentano, ed io sono tra quelli. Quanto a Luciani, cosa posso dire di chi, stando nel centro destra, si candida a sindaco col centro sinistra, che giudizio (politico) posso avere di chi due anni fa ha capeggiato la fronda contro la provincia di Chieti, e quindi contro la mia città (forse i sinistri di Chieti l’hanno dimenticato) affinché Chieti non fosse più capoluogo. La risposta migliore l’abbiamo data noi teatini, continuando a frequentare, rispettare ed amare Francavilla, tant’è che ho ricordato nel mio post che domenica mattina era piena di miei concittadini di qui la mia tanto vituperata (ma assolutamente non offensiva) definizione. Ma non è che Luciani ha iniziato la campagna elettorale?”