Guerra di campanile tra Chieti e Francavilla. A mezzo social. Nasce tutto da un post su Facebook pubblicato dal primo cittadino di Teate, Umberto Di Primio, che definisce Francavilla “Marina di Chieti” (questo il testo del “post incriminato”: ncredibile e meraviglioso quello che hanno fatto i cittadini di Chieti il 14 giugno. È una settimana che in giro per la città le persone mi fermano per farmi gli auguri e mostrarmi affetto. Questa mattina, inaspettatamente, ho fatto due passi per Francavilla (Marina di Chieti)…mi sembrava di stare alla Trinità per quanta gente mi ha fermato. Questa cosa mi commuove, mi inorgoglisce e mi carica di responsabilità). Immediata la reazione, sempre a mezzo social, dei cittadini di Francavilla che invadono la bacheca di Di Primio con commenti anche duri (oltre 250 il totale delle repliche, a vario titolo).
Di Primio poi in serata ha corretto il tiro, pubblicando un nuovo status. Questo il testo: “Figuriamoci se proprio io mi metto ad offendere i francavillesi. Chi mi conosce sa essere cosa impossibile. Visto che in molti hanno le fregole per quello che ho scritto, su Francavilla mi spiego meglio. Ho chiamato Francavilla “Marina di Chieti” perché ieri mattina andando al mare sono stato fermato da tanta gente, molta di Chieti, che mi ha fatto i complimenti per la rielezione. Ho anche detto mi sembrava di stare alla Trinità, proprio per la tanta gente di Chieti. È innegabile che Francavilla è la spiaggia dei teatini, che spesso hanno casa a Francavilla, pagano le tasse a Francavilla delle quali godono tutti, soprattutto i francavillesi che ci vivono tutto l’anno. Questo volevo dire. Poi se qualcuno sente di dover difendere la propria ambizione a diventare pescara sud fatti suoi, io non posso farci nulla. Preferisco pensare Francavilla autonoma e ridente cittadina, non appendice di qualcosa o serva di qualcuno. Quindi chi si è offeso ed ha alimentato tutta questa polemica ha fatto un inutile esercizio”
E a Francavilla? Questo il commento, sempre a mezzo social, di Antonio Luciani, Sindaco della città. “Noi francavillesi siamo ospitali. L’ospitalità l’abbiamo imparata da Michetti, uno dei più grandi artisti abruzzesi di sempre.
Egli con generosità e altruismo accolse nel suo Conventino personaggi del mondo della cultura, della politica, e di ogni disciplina dello spirito rinnovando il pensiero d’Italia e d’Europa. Il mare di Francavilla è diventato così pellegrinaggio di villeggianti da ogni luogo dove fosse giunta notizia di questa spiaggia d’oro fiorita ginestre e di oleandri. La colonia chietina rappresentata in primis da Mezzanotte e Barbella era assidua frequentatrice del Conventino. Come si apprende dai libri di storia, dunque, siamo storicamente abituati a fare godere tutti della bellezza della nostra città. Alla nostra accoglienza pretendiamo che i nostri ospiti corrispondano con il rispetto. Sarebbe facile buttarla sul campanilismo, sull’atavica competizione tra le due città, sulla rissa. Alcune esternazioni magari fanno prendere anche qualche voto in più, ma noi non lo faremo. “La pazienza è l’immortal nepente che i nervi afforza e l’animo ristora” come scrisse Gabriele D’Annunzio ed amava ripetere Francesco Paolo Michetti quasi ad inculcare negli altri la cortesia che in lui non ebbe confini. Ebbene dobbiamo essere all’altezza della nostra storia e rispondere con la nostra cortesia immensa come il mare che, diciamocelo, qualcuno ci invidia. Sarebbe troppo facile replicare che colui che parla in realtà è il Sindaco della collina di Francavilla al Mare ma non lo faremo. Abbiamo troppo rispetto per gli oltre 35.000 amici di Chieti che NON lo hanno votato. Certo sarebbe bello sapere cosa ne pensano quei politici Francavillesi di CENTRODESTRA che sono andati a Chieti a festeggiare con lui la sua elezione…”