Che amiate stendervi sulle ampie spiagge sabbiose del Cerrano o accoccolarvi tra le rocce della Costa dei Trabocchi poco importa, perché l’Abruzzo è bello e vario: si può percorrere la costa in poche ore o scoprirne gli angoli più selvaggi e remoti impiegando un anno intero. Una sola regola vale per i lettori di questa rubrica: andare-in-spiaggia-con-stile. Come? Nell’articolo di domenica scorsa vi ho già ampiamente illustrato i trucchetti per scegliere il costume giusto, questa settimana vi parlo di ciò che, si presume, indossiate sopra di esso, per percorrere il tragitto casa-spiaggia, spiaggia-casa.
Tutto dipende da diversi fattori. Il primo: dove andate al mare? Se vi aspetta un bel tragitto a piedi attraversando aree protette e fresche pinete sarà meglio scegliere una mise comoda, magari di cotone o di tessuti leggeri e freschi, qualcosa di smart come un vestitino a righe (che d’estate sono un classico troppo chic) abbinato ad una borsa di tessuto coi manici in corda. Se invece vi dirigete verso un’ampia spiaggia piena di stabilimenti e lidi all’ultimo grido potete osare anche con qualche completino (adoro quelli bianchi di pizzo san gallo) o copricostume più ricercato nei decori e con tessuti più raffinati.
Secondo fattore: come andate al mare? Se partite da lontano e usate dei mezzi di trasporto o il motorino io sconsiglio vivamente abitini troppo corti e svolazzanti, meglio un bel pantaloncino lezioso e fresco da abbinare a camicine impalpabili e crop top. Se invece il tragitto consiste nell’attraversare la strada o salire su una barca allora il dilemma è molto più semplice (non vi sto dicendo di mettere la prima cosa che vi capita o addirittura mettere IL NULLA) e vi basterà scegliere a vostro gusto tra una miriade di proposte tra abitini prendisole, caftani di ogni forma e colore, pantaloncini super corti o maxiabiti lunghi fino ai piedi.
L’importante è contestualizzare ed evitare di eccedere, come sempre. In definitiva ritengo che siano passati di moda i caftani gioiello, quelli con le pietre, le paillettes, i diamantini, le applicazioni floreali, le farfalle di cristallo e qualche frangia tutto nello stesso capo. Out anche i tacchi, le ciabattine col tacco e le zeppe. Al mare si va con il sandaletto o l’espadrillas. Scarpa da ginnastica consentita solo agli avventurieri che compiono ampi tragitti a piedi per godersi alcune delle meraviglie che mi accingo ad elencarvi: Punta Aderci, Ripari di Giobbe, il Promontorio Dannunziano, la Riserva del Cerrano e quella del Borsacchio. Ve le consiglio tutte, rimarrete stupiti da quanta bellezza la nostra regione riserva a chi è disposto a cercarla.
