CHIETI – Giorgio Pomponi è il nuovo proprietario del Chieti. Oppure: Walter Bellia ha ceduto la società dopo sette stagioni. Cambia l’angolazione, non la sostanza. Dunque, dopo una serie infinita di polemiche, per il glorioso club neroverde si apre una nuova pagina. La lunga e durissima contestazione della tifoseria organizzata nei confronti dell’ormai ex presidente Bellia ha prodotto gli effetti sperati. Eppure non tutto è filato liscio nel primo giorno di Giorgio Pomponi nella nuova veste.
L’imprenditore romano – vestito grigio, camicia bianca di lino e cravatta blu – ha trovato un numeroso comitato d’accoglienza. Sala stampa dello stadio “Angelini” troppo piccola per accogliere i tanti tifosi vogliosi di “spiegare” alcuni concetti chiave al nuovo patron. Non presidente, perché la carica, per motivi che Pomponi definisce “personali”, sarà ricoperta dal fido Aldo Savastano. Prima della conferenza stampa, presidiata per motivi di sicurezza da alcuni agenti di polizia in borghese, hanno preso la parola gli ultras della Volpi con i quali Pomponi ha dialogato a lungo (a sinistra il comunicato).
“Siamo qui – attacca Pomponi – per vincere. Vogliamo tornare subito in Lega Pro. Giocheremo due partite sullo stesso tavolo: da una parte dovremo essere bravi a costruire la squadra, dall’altra ci sarà lavoro per i commercialisti per sanare una situazione debitoria importante“.
Ancora troppo presto per parlare di squadra e di allenatore. Nel pomeriggio Pomponi ha incontrato il tecnico dell’ultima stagione, Donato Ronci. Lunedì si rivedranno. Ad allestire l’organico penseranno due agenti Fifa: l’avvocato romano Riccardo Canuti e Francesco Vitiello. Inusuale che due procuratori lavorino direttamente per un club ma potrebbe essere inserita anche la figura del direttore sportivo.
L’obiettivo è rifondare il settore giovanile: juniores e allievi da subito con numerosi ragazzi che dovrebbero arrivare da fuori regione.
E mentre il sorridente Pomponi si intrattiene con i tifosi, Walter Bellia timidamente si allontana.
