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C’è nuovamente Pasquale Marino sulla strada del Pescara. Questa volta, però, rappresenta l’ostacolo, insieme al suo Vicenza, per il sogno Serie A. Il trainer siciliano era già tornato da avversario all’Adriatico, ma questa volta in palio c’è l’approdo alla finale playoff.

Si giocherà al meglio dei 180′ (match di ritorno previsto martedì in Veneto), ma la prima gara – per la quale è previsto un buon afflusso di pubblico nonostante orario e giorno (già oltre 9.000 i tagliandi staccati) – diventa fondamentale per ipotecare la qualificazione.

Oddo ritrova Rossi dopo la squalifica ed ha il dubbio Brugman – Memushaj in mediana; Marino dovrà fare a meno dei gioielli Di Gennaro e Cocco, entrambi appiedati dal Giudice Sportivo, e degli infortunati Spinazzola e Manfredini. “Siamo i più forti”, dice il nuovo trainer pescarese, “ma non dobbiamo essere presuntuosi. Possiamo arrivare fino in fondo, lo pensavo prima di sedermi su questa panchina e lo penso in modo più convinto dopo le vittorie con Perugia e Livorno”. Marino gioca di pretattica, invece: “La posizione privilegiata di classifica conta perché abbiamo risparmiato qualcosa in più rispetto ai nostri avversari, non per molto altro. Abbiamo diverse assenze importanti, ma puntiamo a fare ugualmente una grande partita contro uno degli avversari più forti del campionato a livello di organico, di quantità e di qualità”.

Sugli spalti sarà comunque festa, dato lo storico gemellaggio tra le tifoserie, ma in campo chi festeggerà?