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C’è speranza che qualcosa di nuovo arrivi anche sotto il sole della politica,  da queste elezioni  comunali, portandoci, per dirla con il Pascoli, qualche rinfrescante e buon profumo. Natascia Pantalone, 38 anni, una laurea in Giurisprudenza ed un intenso impegno a fianco del professor Antonello Canzano nell’ambito della Cattedra di Storia delle Dottrine politiche della università Gabriele d’Annunzio, ha spiegato quali sono i motivi che l’hanno convinta a farsi coinvolgere in questa campagna elettorale per rinnovare l’amministrazione comunale di Chieti, candidandosi nella lista “Noi Domani”, a sostegno della rielezione a sindaco di Umberto Di Primio:  “Un interesse per la cosa pubblica- ha sostenuto-che mai come oggi va stimolato, soprattutto nelle nuove generazioni… Altrimenti si lascerebbe il campo al disinteresse e alla superficialità che hanno come unica possibile conseguenza il trionfo del più becero propagandismo”. Valutazione che trovo giustissima come è giusto sostenere  che “per contrastare questo fenomeno non vi è altra strada che quella di partecipare, di crederci, di dire la propria ma sempre in maniera costruttiva”. Insomma è questa la strada, dice Natascia, per “arrivare ad una democrazia realmente partecipata, senza alcuna  accezione demagogica”. Ora che a dire queste cose sia una giovane aspirante consigliere comunale, che parte da una documentata e intensa militanza nelle attività sociali, apre la porta alla speranza che nella casa della politica possa entrare un po’ di aria nuova, fresca e rigenerante.  Nelle elezioni di Chieti sono circa 700  i partecipanti alla corsa. Importante però a questo punto, anche per chi fa informazione, dare giusto spazio ed anche risalto a chi si accosta con reale voglia di partecipare dando il proprio contributo alla vita di una comunità e alla sua gestione. Come Natascia Pantalone sono presenti in tutti gli schieramenti altri giovani che esprimono realmente una possibilità di cambiare modo di proporre l’impegno politico. Dovere dell’elettore, nel suo stesso interesse, è dare massima attenzione a ciò che questi nuovi personaggi dicono. Perché ha ragione Natascia: “è arrivato il momento di “affidarsi alle proposte, non alle proteste”.