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C’è fermento nello scenario politico di Francavilla. Manca ancora un anno alle elezioni, ma i giochi si stanno già compiendo nelle stanze dei bottoni dei vari partiti. Anche se non di tutti.

Se infatti il centro destra cittadino tace, ma lavora alla creazione di un’alternativa all’attuale Sindaco, è il centro sinistra a tenere banco. Tra polemiche. Antonio Luciani ha da settimane ufficializzato la sua ricandidatura alla guida della città, ma il PD tace e registra le dimissioni dal direttivo della minoranza guidata da Bove che esprime sostegno a Luciani. E intanto alcune liste civiche e esponenti dell’associazionismo locale preparano un soggetto di centro sinistra slegato dagli esponenti dell’attuale Amministrazione.

E’ però la vicenda PD a calamitare l’interesse principale. Si deciderà a sostenere, nonostante le frizioni (ricordate la vicenda della tessera negata?) Luciani oppure farà una scelta diversa?

Il segretario cittadino del Pd Edoardo Viani prende tempo. Registra le dimissioni di Bove formalmente, ma nella sostanza le liquida dando impressione che non siano poi così rilevanti nello scenario interno del partito. Il il Partito Democratico francavillese non si è ancora espresso in merito alle future elezioni amministrative, non precludendo nulla o sbarrando la strada a  qualcuno, ma guarda con attenzione anche alle altre forze di centrosinistra, ambientaliste e al mondo dell’associazionismo finora escluse dall’azione di governo, in un percorso che è già stato abbozzato. Si strizza l’occhio in direzione opposta a quella di Luciani, insomma. O almeno così pare. Per ora…