La moda è come il mare. Immaginatevi un’immensa distesa di materia dalla quale di tanto in tanto si generano onde che si infrangono irrimediabilmente sulla battigia. Le onde della moda, esattamente come quelle marine, vanno e vengono, sempre diverse. Capita perciò che le conchiglie a riva, mosse dal mare, vengano spazzate via dall’acqua e rimescolate fra le onde, prima di ripoggiarvisi sempre in nuove forme e posizioni.
Tutto questo per dirvi che la moda è fatta di grandi ritorni. Pensate ai Jeans a vita alta, al tartan, ai pantaloni a zampa: tutte conchiglie prese e lasciate dal mare sulla nostra spiaggia. Questa primavera, per esempio, abbiamo assistito ad un ritorno d’alta classe con il pantalone palazzo. Elegante e sofisticato per natura, questo capo è stato molto amato dalle donne fino a una decina di anni fa.
Il pantalone a palazzo, detto anche pantapalazzo, è un indumento che potenzialmente sta bene a tutte, ma che poche di noi possono permettersi di indossare senza un bel tacco dodici. Per questo è sinonimo di classe ed eleganza: in ufficio dà nuova vita ad una camicia maschile, negli eventi serali slancia la figura focalizzando l’attenzione sulla vita, nelle cerimonie conferisce quel tocco di eterna eleganza “alla vecchia maniera” sposandosi alla perfezione con camicette di seta, perle e monili.
Le più grandi case di moda come Gucci, Roberto Cavalli e Chloèhanno proposto tre versioni dello stesso capo: il pantacoulotte che arriva all’altezza del polpaccio, una lunghezza media che si ferma alla caviglia e il classico palazzo che copre in buona misura anche la calzatura che indossate. Ora non vi resta che scoprire quale vi dona di più.