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Crabs Ko. Grandi giocate, fortissimo avversario di fronte bloccato per tre quarti, età media in campo per i Granchi di soli 24 anni, ma soprattutto un grande cuore e tanta voglia di riscattarsi di fronte a proprio caloroso pubblico. Un paio di sviste arbitrali, che non avrebbero influito sulla vittoria Steelers di 30 a 6 , hanno comunque reso la serata pescarese degna delle migliori giornate di football americano giocato in città.

Gli Steelers Terni sono una di quelle squadre che ha compiuto quel percorso arduo e tortuoso che porta a giocarsi quelle partite che un giorno racconterai ai tuoi nipoti, sono forti, ben preparati atleticamente e di una categoria superiore al campionato in cui militano. Sabato sera sono arrivati a Pescara con la formazione rimaneggiata, privi di alcuni titolari e con la testa già ai prossimi play-off, ma da grande squadra hanno onorato il campo e giocato come se le 5 vittorie precedenti in altrettanti match non esistessero.

Di contro hanno trovato 24 ragazzi in maglia rosso-blu che portano sulle spalle il peso di una stagione difficile, una stagione di transizione, una stagione con nessuna soddisfazione (eccezion fatta per i due Crabs che hanno ben figurato con la Nazionale Under 19), ma la voglia di dimostrare a tutti, specialmente ai loro detrattori, che il football americano insegna a non abbassare mai la testa, insegna a scendere in campo sempre e comunque e a lottare dal kick-off fino al tributo finale che si deve ai vincitori.

Non manca una buona notizia per i Crabs. Sugli scudi un altro giovane del vivaio pescarese, Michele Sarcina, 18enne impiegato sia in attacco, difesa e special team e a detto di tutti MVP del match. A fine partita, come consuetudine è stato tributato il giusto saluto ai vincitori.

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