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La Due6Zero non è…all’ultimo scatto. Anzi, è solo all’inizio di un percorso musicale che si preannuncia molto promettente. La Due6Zero è la crew emergente del panorama musicale italiano ed è al 100% “made in Pescara”. “L’ultimo scatto”, invece, è la loro nuova produzione che sta ottimamente figurando in un contest nazionale indetto da Famemusic.com e che sta letteralmente spopolando sul web. La gara è ancora aperta, i ragazzi pescaresi sono ottimamente posizionati e godono di ottime credenziali e recensioni, da parte dei fans e dei critici. E’ nata da parte nostra la curiosità di saperne di più su questo fenomeno che da Pescara è partito e che su internet sta ricevendo consensi copiosi.

Il producer Pilastrino, in esclusiva per Metronews24 racconta gli albori della crew. Nata non per caso, ma dalla volontà di unire talenti. La genesi è relativamente recente. “La crew è nata 2 anni fa”, ci dice, “in quel periodo ero a Londra e venni contattato da Matteo De Simone, in arte Haze che voleva un beat prodotto da me”. Il giovane e rampante Haze, insomma, voleva una collaborazione con un producer che aveva già realizzato beat anche per artisti emergenti italiani. Haze era ancora agli inizi e non aveva un punto di riferimento. “Quando tornai da Londra”, continua Pilastrino, nome di battesimo Marco Del Gallo, “mi fece sentire un suo testo rappandolo a cappella e su quel testo composi una base. Ne facemmo poi diverse altre fino a quando a noi si unì Broke, il più piccolo. Allora aveva 16 anni”, ricorda Pilastrino, “è di Milano e ancora oggi si sente l’accento lombardo”, dice con un sorriso sul giovane Mc, all’anagrafe Paolo Minasi.

La Due6Zero è nata così. Da allora – sembra un secolo ma sono appena 24 mesi – tanta strada è stata fatta. Ed altra ne vogliono (e possono) fare.  Dalla traccia “Onestà e coraggio” al primo video ” Sbagli che rifarei”, è un successo continuo. Ma la family è destinata a crescere. Di numero e di hits. “Un anno fa ci fu l’incontro casuale con Alessandro Florindi, di Montesilvano, già con esperienza sul palco e  dietro le quinte essendo un ex Verdestile. Decidemmo di chiamare il gruppo 260StreetCrew, riprendendo il numero civico del mio garage dove iniziammo le prime prove insieme”. Tutto autoprodotto, con il sudore che si mescola al talento. Da allora ad oggi non hanno perso la spontaneità e l’ispirazione. Per dei ragazzi di provincia è difficile emergere, la strada è lunga e tortuosa. Ma loro non mollano. E arrivano altre soddisfazioni. Live a Roma, Milano, Torino ed altre grandi città. “Ho un anestetico per l’anima e si chiama musica”, dice sempre Haze. “Oggi abbiamo cambiato nome in Due6Zero perchè nei live che abbiamo fatto quando ci annunciavano era sempre un problema”, sorride, “era un nome troppo lungo, difficile da ricordare e di poco impatto”. Ora c’è la nuova sfida del contest. “L’Ultimo scatto nasce da un beat che feci un bel po’ di tempo fa, oggi  rivisitato. Ai ragazzi piacque subito, ma è stato Suicidio  a dare il nome alla traccia. E’ un po’ diverso dal solito?  Ho sempre cercato di sperimentare e di rendere il tutto più musicale possibile, cercando con le note di sax di toccare la sensibilità di chi mi ascolta.. E’ vero, non è la solita traccia credo sia abbastanza originale e in questo c’è sempre il rischio che possa non piacere perché ci si allontana dai canone del genere”. Tranquillo, Pilastrino, questa volta non c’è rischio: “L’ultimo scatto” è davvero una bomba!

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