Pescara Basket, tempo di bilanci

Primo anno extra Abruzzo per il sodalizio biancazzurro

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Si è chiuso da qualche settimana il primo campionato nazionale nella storia della Pescara Basket. E’ tempo di bilanci per i biancazzurri su questa stagione in Serie C che rimarrà negli annali della società, confrontatasi per la prima volta a livello senior in un contesto diverso da quello regionale.

Il primo intervento è quello di Peppe Febo, capitano e bandiera storica del club in cui milita ormai da quattro stagioni.  “Ogni volta che termina una stagione, si tira una linea per capire le cose che sono andate bene e quelle che durante l’estate vanno migliorate, sia a livello personale che di squadra. Per quanto mi riguarda, sono molto contento di quest’annata: al di là delle triple “impossibili”, rimanere un punto fermo a 360° per la Pescara Basket è il mio obiettivo da anni, e credo di esserci riuscito”. Forte della sua esperienza maturata in tante stagioni a questo livello, il miglior realizzatore dei suoi (oltre 15 punti di media) si sofferma sul livello medio del campionato: “Rispetto agli ultimi tornei nazionali che ho svolto è cambiato parecchio: prima in Serie B e C tutte le squadre ambivano ai playoff o alla vittoria, ora purtroppo tra riforme federali assurde e crisi economica si contano sulle dita di una mano le compagini in grado di allestire roster importanti. Resta comunque sempre entusiasmante affrontare un torneo del genere, e sono molto contento anche del nostro pubblico che ci ha apprezzato, rispondendo alla grande. L’inizio è stato di rodaggio, ma non posso che fare i complimenti a tutti i miei compagni per l’impegno e la grinta dimostrati in allenamenti e partite. Nonostante i tanti infortuni che ci hanno colpito siamo sempre usciti a testa alta dal parquet, consapevoli di aver dato tutto, anche quando in campo c’erano i giovanissimi 1999, che cito approfittando dell’occasione per fargli l’in bocca al lupo visti i playoff in corso di svolgimento, e ricordando loro di mettersi sempre a disposizione di questa società che li tratta come veri e propri gioielli”. Chiusura dedicata ai ringraziamenti: “Ricordo con tanto piacere soprattutto la vittoria di Campli, la liberazione per molti di noi ed i festeggiamenti post-gara. In conclusione voglio ringraziare ad alta voce il Presidente, senza di lui tutto questo non sarebbe possibile, tutto lo staff dirigenziale con i nuovi innesti sempre presenti, i coach Andrea e Sandro che mi hanno sopportato/supportato, ed i miei compagni di squadra per avermi ascoltato e sostenuto”.

Altro veterano della PB è il talentuoso esterno Mirko De Luca, protagonista anche in questa stagione nonostante qualche problema fisico che l’ha purtroppo tenuto fuori nelle ultime gare. “Ichigo” si è confermato un importantissimo jolly, in grado di ricoprire più ruoli grazie al suo spiccato talento offensivo ma anche di rendersi utilissimo nella propria metà campo. “E’ stata una stagione difficilissima ma molto educativa”, commenta il #10 biancazzurro, “Stupendo tornare a confrontarsi a livello nazionale contro molti giocatori validi ed esperti, d’altro canto ci è servito per capire che abbiamo bisogno tutti di crescere tanto per farci sentire anche a questo livello. Resta la bellissima sensazione di giocare un campionato nazionale con la prima squadra della mia città”.

Per quanto riguarda lo staff, il primo bilancio stagionale è di coach Andrea Merletti, che subentrato alla sesta giornata di andata ha subito dato la sua impronta alla squadra, forte di un’esperienza che lo ha visto protagonista in tanti palcoscenici importanti nella sua carriera. “A mio giudizio è stata un’annata più che positiva per la Pescara Basket: vincere è sempre difficile, ma farlo in un campionato nazionale dove questa società approdava per la prima volta lo è certamente di più. E chiudere al decimo posto, sfiorando la possibilità di fare ancora meglio contro squadre molto più forti e blasonate, sia come budget che a livello di organico, per noi dev’essere considerata una vittoria”. Il tecnico pescarese si sofferma in particolare sugli under, che hanno trovato molto spazio nel finale di campionato: “L’obiettivo richiesto dalla società di coinvolgere i giovani è stato raggiunto in pieno: tre di loro hanno giocato con continuità, dimostrando che in questo campionato con buona dose di pazienza e preparazione possono farsi rispettare e valere nel tempo. Proprio il tempo è il fondamento principale su cui questa società deve lavorare, per costruire giocatori: anche a costo di incappare in qualche sconfitta, che possa servire da insegnamento per capire i propri limiti ed errori da non ripetere in futuro, e su cui lavorare per migliorarsi. Lavorare ed investire sulla componente giovane dev’essere la priorità, per costruire una prima squadra in cui il loro ruolo sia sempre più importante, affiancandoli a qualche elemento d’esperienza che li possa sostenere ed aiutare sia a livello tecnico che morale”. Il bilancio finale resta comunque ampiamente positivo: “Qualche rimpianto c’è, ma dovessi tornare indietro rifarei tutte le scelte, l’unico rammarico è sulla lunga serie di infortuni avvenuti in situazioni di gioco o addirittura riscaldamento che ci hanno impedito di fare ancora meglio. La classifica però a mio giudizio andrebbe vista al contrario, ossia il decimo posto dovrebbe essere un punto di partenza per il futuro. Da parte mia la voglia di contribuire ancora per questa società c’è, ma dovranno esserci i presupposti ideali da entrambi le parti: se e quando sarà ritenuto opportuno ne parleremo. Non amo soffermarmi sui singoli, in generale sono contento di chi ha capito quello che ho fatto per ognuno di loro, per chi non è stato così probabilmente non sono riuscito a mandare il giusto messaggio ed a spiegarmi bene. Ogni scelta con la società è stata condivisa, e mi piacerebbe ricordare quest’annata come quella del miglioramento: sia per me, che ho arricchito il mio bagaglio tecnico ma anche di rapporto con situazioni particolari, che per i ragazzi che ho visto giocare con un piglio determinato ed aggressivo che non avevano. Altri hanno segnato il passo di fronte alle difficoltà, ma a livello globale la società è sicuramente migliorata nell’arco di questo campionato. Mi auguro che la società possa allargarsi ulteriormente a 360°, come vuole il Presidente (e innanzitutto primo tifoso) che ci tiene a crescere anno dopo anno e raggiungere obiettivi sempre più importanti: sicuramente servirebbero forze nuove per aiutare una società che fa tanti sacrifici e sforzi per regalare tante soddisfazioni a tutti, dai più piccoli ai grandi. Spero che tutto ciò possa realizzarsi, sono contento dell’annata svolta e ringrazio tutti coloro che mi hanno dato questa possibilità”.

L’ultima parola spetta al presidente Luca Di Censo, che ha brillantemente condotto anche quest’anno la sua società in un contesto sempre più duro ma allo stesso tempo ricco di soddisfazioni, soprattutto per una società così giovane che in poco tempo è riuscita a fare passi da gigante, a livello regionale e non solo. “Ringrazio tutta la squadra per quest’anno, sicuramente il più difficile e duro ed in cui forse ci si è divertiti un po’ meno fuori dal campo, perché c’era bisogno di stare concentrati e fare le cose in maniera seria e professionale come la categoria richiedeva. I giocatori non si sono tirati indietro, impegnandosi al massimo delle possibilità: questo li ha anche ripagati sul campo, perché da quando abbiamo iniziato a capire dove ci trovavamo e cosa dovevamo fare per ottenere dei risultati, questi sono iniziati ad arrivare. Ringrazio lo staff tecnico, Sandro D’Incecco per l’ottimo lavoro svolto anche dietro le quinte, coach Merletti che ci ha dato una grandissima iniezione di fiducia in un momento difficile, tirando su un po’ tutti (me per primo) e facendoci credere nella forza di questo gruppo, portandoci a raggiungere delle bellissime vittorie. Ringrazio il preparatore atletico Simone Spina, e tutti i dirigenti che mi hanno aiutato a portare avanti questa stagione, oltre agli sponsor ed ai partner che hanno creduto in noi dandoci il loro sostegno, ed al pubblico che nonostante un anno non ricchissime di vittorie ha avuto sempre una buona presenza. Mi piacerebbe riempire il palazzetto facendo delle cose importanti, vedremo se l’anno prossimo riusciremo a proporre qualche gradita sorpresa al nostro pubblico”. Questa l’opinione sul risultato raggiunto: “Sono soddisfatto perché abbiamo chiuso a metà classifica, nel quarto anno consecutivo di crescita per questa società, disputando un campionato nazionale con uno dei budget più bassi in assoluto. E’ sicuramente finito un ciclo, vedremo cosa fare in futuro: di certo non mancano voglia e motivazioni per costruire qualcosa di importante. Buona estate a tutti, e ci rivediamo ad agosto”.

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