CONDIVIDI
omicidio
La pasticceria dove Orlando è stato ucciso

Stando a quanto dichiarato dall’avvocato Paolo Marino, il suo assistito si trovava in stato confusionale. “Sì è vero – ha detto – non ha voluto parlare. Che il pasticciere fosse morto lo ha appreso solo quando i carabinieri lo hanno condotto in caserma. Era convinto che fosse rimasto ferito”. Tuttavia alla polizia Grieco ha riferito di aver abbandonato la sua Mini Cooper utilizzata per la fuga a Pescara, lungo la strada Parco. Il coltello, invece, lo avrebbe gettato in un cassonetto nei pressi di piazza Salotto, sempre a Pescara. Come sia arrivato a Pineto non lo ha spiegato.
E infatti la polizia ha trovato e sequestrato a Pescara sia l’auto di Giovanni Grieco, sia l’arma usata per uccidere Giandomenico Orlando. L’auto era in Via Isonzo, il coltello era in un cassonetto di Via Carducci. E’ una lama di grosse dimensioni che ha come manico una noccoliera.
Intanto, in attesa della convalida del fermo l’uomo è stato condotto nel carcere “Castrogno” di Teramo. Sarà il giudice per le indagini preliminari di Teramo, competente per territorio, a decidere le sorti del presunto omicida. Gli atti, poi, torneranno a Pescara.