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Foto LaPresse01-04-2011 Taranto - ItaliaTaranto, arrivata la prima Nave da LampedusaNave excesior trasporta 1700 profughi provenienti da LampedusaNelal Foto : Profughi arrivano a Taranto

“Tanto tuonò che piovve e la Regione Abruzzo non ha neanche l’ombrello: come avevamo previsto il Governo ha già disposto la collocazione sul nostro territorio regionale di altri 320 profughi, che si aggiungeranno agli oltre 800 già dislocati sulle varie province. Il trasferimento è previsto per le prossime ore, e a oggi il Governo D’Alfonso non sa dove andare a sistemare gli immigrati, come sistemarli e a quali condizioni, con il rischio concreto di doversi limitare a ubbidire a ulteriori decisioni calate dall’alto. A questo punto diventa quanto mai urgente la riunione convocata per domani, alla quale l’assessore delegato Sclocco dovrà presentarsi fissando dei paletti precisi: sì all’accoglienza solidale, senza però penalizzare territori, cittadini e imprese. E soprattutto sì all’ospitalità, ma solo di chi ha veramente bisogno, che dovrà essere costantemente monitorato, scongiurando che i profughi arrivati all’improvviso scompaiano nel nulla, com’è già accaduto nelle scorse settimane”. A puntualizzarlo è il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, tornato a riaccendere i riflettori sull’arrivo imminente di una nuova ondata di immigrati, 320, cui l’Abruzzo sarà chiamato a dare ospitalità a tempo indeterminato.
“Dall’incontro di domani a Roma – ha ripreso il Capogruppo Sospiri – l’assessore Sclocco dovrà tornare con notizie precise: vogliamo sapere chi sono coloro che stiamo ospitando, quanti sono e soprattutto dove verranno accolti, ovvero chi sceglierà le strutture più idonee per garantire il giusto supporto a chi ha bisogno, ma senza creare criticità ai nostri territori. In altre parole, la scelta dei siti non può essere lasciata all’improvvisazione o alla libera impresa del singolo privato, ovviamente allettato dalla prospettiva, in tempi di magra e di crisi, di un facile guadagno, 35 euro al giorno corrisposti dal Governo per ciascun immigrato, per assicurare vitto, alloggio, stiratura e servizio telefonico. L’obiettivo è evitare che si ripeta quanto già sta accadendo sulla riviera di Montesilvano, con decine di albergatori sul piede di guerra per quell’unico hotel che ha scelto di ospitare 32 profughi a stagione balneare praticamente in via di apertura, o quanto accaduto a Chieti dove il Direttore di una ex Ipab, nata per ospitare anziani e diversamente abili, aveva deciso, in completa autonomia, di aprire le porte anche ai profughi per far quadrare i conti di cassa in rosso.