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Come nascono i campioncini dell’Acqua&Sapone? Come in una favola. C’era una volta un gruppo di ragazzini nati tra il 2000 e il 2001 che si ritrovò in un campo di calcetto al confine tra Città Sant’Angelo e Silvi Marina. Nessuno, a parte tre di loro, si conosceva. C’erano solo delle casacche, un pallone e tanto sole. Era piena estate. A bordo campo, un mago li osservava perplesso. Bastarono pochi tocchi, qualche gol e le prime urla dalla panchina, per trovare la formula magica. Quel gruppo di brutti anatroccoli, dopo otto mesi, è diventato la squadra Campione d’Abruzzo nella categoria Giovanissimi. E’ una favola. Un’autentica favola. Da raccontare in futuro a tutti i ragazzi che sceglieranno di vestire la maglia dell’Acqua&Sapone Emmegross.

Il mago, o stregone, fate voi, si chiama Luca Di Eugenio, il responsabile del settore giovanile della società bianconerazzurra, nonché tecnico delle formazioni Giovanissimi, Allievi e Under 21, già Campione d’Italia nel 2013 con la squadra Juniores formata del gruppo delle classi 1994 e 1995. Un allenatore con esperienze anche sulle panchine di serie A, dalla trasparenza illimitata e dall’onestà intellettuale rara in un mondo dello sport (anche giovanile) troppo spesso inquinato da ambizioni e piccoli affaristi. Tifoso della Juventus e del Liverpool, club dai quali ha assorbito lo stile, la fame e la mentalità. Di Eugenio sui campi di calcetto del Centro sportivo Kick Off, a Silvi Marina, l’estate scorsa, ha scelto personalmente i ragazzi con cui rifondare il gruppo dei Giovanissimi. Solo un confermato dalla passata stagione, già vincitore del titolo regionale e qualificato alle Final eight scudetto di Napoli: Collevecchio, nominato poi capitano. Tutti nuovi gli altri, compresi i super bomber Musa, Beniamino e Ranalli. La scintilla è scoccata subito, fin dai primi provini. Quel gruppo di ragazzini è diventato una piccola tribù, una famiglia. Legatissima al tecnico, allo staff, ai dirigenti e alla maglia. Un’allegra brigata, entusiasta e combattiva, ancora più unita dopo il grave infortunio dello sfortunato Guarnieri. Dodici vittorie e due sole sconfitte nella seconda fase del campionato, 84 gol fatti e 20 subiti. Ed il lieto fine è stato scritto.