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Vasco Rossi nella sua “Domenica lunatica” attaccava così: “E’ tutta colpa mia“. Marco Baroni, che alla rockstar non somiglia in nulla, fa sua la frase per spiegare il “giovedì nero” del Pescara battuto a domicilio dal derelitto Brescia. Dopo averci riflettuto per cinque giorni e magari dopo aver rivisto l’opaca prova offerta con le rondinelle, il tecnico toscano torna a parlare con la stampa e ammette: “Non abbiamo avuto equilibrio, evidentemente ho caricato troppo la squadra. La colpa è tutta mia“. Un’ammissione di responsabilità che si può leggere in modi diversi. Da un lato è apprezzabile che Baroni non abbia fatto ricorso a scuse e scusette di cui il calcio è pieno. Ma viene anche da chiedersi se a otto turni dal termine del campionato siano ancora accettabili prestazioni del genere. Perché questa squadra ai play off dovrebbe arrivarci a folle, altro che “incidenti di percorso” come l’ha definito l’allenatore biancazzurro. Che a cambiare modulo nemmeno ci pensa, il 4-4-2 è diventato il suo dogma pur ammettendo che a centrocampo qualcosa andrà rivisto.

SABATO A FROSINONE. In casa questo Pescara ha vinto poco (appena 5 volte) e quasi mai convinto, quindi meglio giocarsi lo scontro diretto con il Frosinone (3 punti avanti a quota 51) nel vetusto stadio “Matusa“. Out per squalifica Rossi (pronto Pucino), si rivede Lazzari che manca dallo scorso 22 novembre. Lo scarso periodo di forma confinerà Brugman in panchina: uno tra Selasi e Zuparic il sostituto. Ma qualcosa Baroni potrebbe cambiare anche in attacco.

Se con il Brescia si è trattato di un semplice black out lo sapremo subito, ulteriori passi falsi sarebbero difficilmente recuperabili. Baroni lo sa, metta da parte la paura e prenda da Vasco quel pizzico di “Vita spericolata” che gran parte dell’appassionato pubblico gli chiede da tempo.

Se volete ascoltare la conferenza stampa integrale di Baroni dura 16 minuti e rotti