Nuovi no al porto di Marina Csa

L'Associazione ritiene inopportuno un porticciolo davanti la spiaggia di Città Sant'Angelo

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“L’idea del porto turistico a Citta’ Sant’Angelo rischia di essere un regalo alla speculazione edilizia e non al turismo. In un momento di drammatica crisi della nautica da diporto e a soli 7 chilometri dal Marina di Pescara, rischiamo di realizzare l’ennesima cattedrale nel deserto di cui non si avverte il bisogno. Il nostro parere e’ assolutamente contrario”. Lo affermano Raffaele Fava, presidente provinciale di Confesercenti, ed il direttore Gianni Taucci. E non sono le sole perplessità espresse sul progetto. Anche la valutazione della Cna abruzzese sul progetto di porto turistico che si vorrebbe realizzare alle foci del Saline, sullo specchio di mare di Citta’ Sant’Angelo Marina, è molto severa.

Ma andiamo con ordine.  “I dubbi in merito sono molti piu’ delle certezze – spiegano Fava e Taucci – a partire dai costi di manutenzione del porto in mare aperto, alle mareggiate alle quali e’ in grado di far fronte, alla protezione delle barche attraccate a banchine galleggianti, al rapporto nel contratto di fiume. Restiamo in attesa dell’incontro con il sindaco Gabriele Florindi – sottolineano ancora presidente e direttore di Confesercenti – ma diciamo da subito che siamo contrari a qualunque ipotesi avventuriera cosi’ come alla realizzazione di un altro centro commerciale annesso al progetto. Il tempo e’ scaduto per queste cattedrali, i licenziamenti anche nella grande distribuzione sono ormai cronaca quotidiana e il turismo nella provincia di Pescara ha bisogno di tutto fuorche’ di due porti turistici a distanza di pochi chilometri. Non e’ questa l’innovazione: chiediamo da subito un incontro con l’Amministrazione”.

La Cna abruzzese rincara la dose. “Un’opera mastodontica, dal forte impatto ambientale, che non serve a migliorare l’offerta turistica regionale”. La confederazione artigiana presieduta da Italo Lupo contesta infatti molto duramente il progetto.

“Si tratta di un’operazione in contrasto palese con il progetto per la riqualificazione del Saline, che interessa piu’ comuni e piu’ bacini fluviali: immaginare che proprio alla sua foce sorga una struttura gigantesca, come un porto turistico da 650 posti barca e 800 posti auto, con 37mila metri quadrati di costruito e 210mila metri quadrati di superficie interessata in mare, vuol dire negare qualunque idea di riqualificazione del nostri fiumi”, afferma la Cna Abruzzo. “Oltretutto, contro la realizzazione dell’opera – sempre a detta della Cna – depone anche la scarsa utilita’ per il turismo abruzzese, che gia’ si presenta come “saturo” nella sua offerta: la nostra regione dispone infatti gia’ di 1.754 posti barca, meta’ dei quali concentrati nel vicinissimo “Marina di Pescara” e un altro quarto a Fossacesia. Per non parlare di altri sette approdi, dislocati tra Giulianova e Vasto, che oltre ai posti barca dispongono di “punti ormeggio” dotati di servizi a terra e sulle banchine: distanze troppo brevi, che non giustificano dunque la creazione di un ulteriore “mastodonte” per la nautica da diporto”.

A preoccupare la Cna, come detto, sono anche i possibili risvolti ambientali dell’opera, e non solo per l’impatto negativo che essa avra’ su una gia’ forte erosione del litorale. “Quello di Citta’ Sant’Angelo e’ un tratto di costa con una forte vocazione di carattere naturalistico, che stona con questo progetto. Vanno invece finanziati – sostiene infine il Cna- i progetti per gli attraversamenti ciclo-pedonali del Saline e per la realizzazione di strutture leggere al servizio di questa dimensione, capace di portare nuove presenze turistiche nella nostra regione”.