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C’era una volta un corso riqualificato, con fontane, verde e gente che passeggiava. Poi c’era una stradina, provvisoria quanto si vuole, sull’area di risulta che assorbiva perfettamente il traffico che in precedenza passava su un corso pieno di smog, rumore, caos.
Arrivarono Alessandrini e Del Vecchio dicendo: “la stradina e’ inutile, il corso va riaperto, ci pensiamo noi…e pensarono così tanto da partorire un’altra strada, sempre sull’area di risulta, ma in prossimità della stazione nuova, in modo da costringere chi veniva da nord ad arrivare fino al fiume per entrare su corso Vittorio, nel frattempo riaperto al traffico direzione sud/nord. Risultato: in tutte le strade c’è la fine del mondo, auto bloccate dovunque, via Ferrari intasata al punto tale che anche le ambulanze dirette all’ospedale rimangono intrappolate nel traffico.
Aspettiamo l’ultima chicca, far diventare via Regina Margherita la strada di attraversamento nord/sud di Pescara, così da creare l’ennesima camera a gas. Noi eravamo riusciti a trasformare corso Vittorio da inferno a paradiso, Alessandrini e Del Vecchio in soli dieci mesi sono riusciti a far diventare un inferno tutto il centro. Eppure quella stradina sembrava inutile…e non mi si venga a raccontare la favola della sentenza del TAR dopo che Alessandrini, per paura che il Consiglio di Stato confermasse il provvedimento favorevole al Comune espresso per la sospensiva in primo grado, ha ritirato l’appello pagando pure l’avvocato!