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C’era il timore che il derby d’Abruzzo tra Pescara C5 ed Acqua&Sapone potesse essere disputato a porte chiuse, timore fondato ed ufficialmente dichiarato. Si attendeva ormai da settimane la delibera del Giudice Sportivo, infatti, circa i fatti di Pescara – Lazio, quando la gara venne sospesa per incidenti sugli spalti che hanno coinvolto anche tesserati. Porte chiuse dunque per i successivi match? Si. Vittoria a tavolino per i biancazzurri, squalifica per tesserati Lazio ed ammende e poi la notizia che penalizza i tifosi.

“La responsabilità per la mancata conclusione dell’incontro deve essere attribuita eslusivamente alla S.S. Lazio, la quale ha deliberatamente ritenuto di non dover portare a termine la gara, nonostante che, giudizio insindacabile dell’arbitro, sussistessero tutte le condizioni per proseguirla”, si legge nel dispositivo del Giudice Sportivo. Si decide dunque “di comminare alla società Pescara l’ammenda di Euro 4,000.00 per l’aggressione perpetrata da un proprio sostenitore in danno dell’allenatore della squadra avversaria, e l’obbligo di disputare la prossima gara interna a porte chiuse. Sanzione ridotta per la predisposizione, da parte della Società di un servizio di sicurezza privato che, pur non essendo riuscito ad evitare l’aggressione, si è adoperato sia prima degli eventi che successivamente agli stessi, affinché fossero mantenute condizioni di sicurezza tali da consentire all’arbitro la ripresa del gioco”. Si decide inoltre di “comminare alla S.S. Lazio la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0-6, la penalizzazione di un punto in classifica e l’ammenda di Euro 3,000 per la rinuncia effettuata”