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porticciolo francavilla

La grande opera incompiuta di Francavilla rischia di restare insabbiata. Nel vero senso della parola. La vicenda forse più criticata dell’ultimo lustro in città, il porticciolo alla foce del fiume Alento, non vede la luce ancora. E, forse, ci vorrà ancora molto tempo. Sempre che riesca ad essere realmente realizzata. «Territorio, bacini fluviali e mare rappresentano un’unità indissolubile. Solo ricreando l’equilibrio ci potrà essere occasione di rilancio economico, sociale, ambientale e turistico per una ripresa di Francavilla come idea di città», è l’opinione dell’ambientalista Bruno Zulli rilanciata anche da Il Centro. Ma… C’è un “ma”. Grande.

Dopo il convegno sul fiume Alento organizzato di recente dal gruppo “Io Francavilla” e in seguito alla conferma del finanziamento regionale per ultimare il porticciolo alla foce del fiume Alento, Zulli torna alla carica a mezzo stampa, sollecitando «un risanamento ambientale complessivo, con l’eliminazione di tutto il costruito che può generare rischio per persone e ambiente». E lancia l’allarme. «Il finanziamento per il porto è arrivato ma i problemi ambientali restano immutati in tutta la loro spaventosa ampiezza. Anzi, peggioreranno. Ritengo che il porto sia una ingannevole chimera. Non entrerà mai in funzione. Il progetto è sbagliato. Già oggi quello che è stato realizzato è insabbiato. L’area sorge in una zona paludosa, alla foce di un fiume irregolare come l’Alento. La storia geologica del territorio c’insegna che il porto finirà interrato. Altri approdi e porti nel passato hanno subìto la stessa sorte. La costa si solleva, il mare si ritira. Tra 10, 15, 20 anni il mare si troverà all’altezza delle scogliere o quasi. Sarà l’ennesimo sperpero di denaro pubblico e un’altra grande distruzione del territorio. Quello che manca è un’idea di ambiente come risorsa. L’idea da far diventare cultura comune è un’altra. Alluvioni e allagamenti sembrano non incidere sui luoghi comuni. Si continua a cementificare, a consumare suolo. Occorre una grande opera di rimboschimento, un risanamento ambientale complessivo».

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