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municipio pescara

In Abruzzo si vive…discretamente. E’ riassumibile così il risultato di iHappy2014, la ricerca curata da Andrea Ceron, Luigi Curini e Stefano M. Iacus sui dati forniti da Voices from the blog (osservatorio accademico sulle opinioni espresse in rete, nato nel 2010) per Il Corriere della Sera, basata sull’analisi dei tweet geolocalizzati.
Emerge così che i teramani sono i più lieti in Abruzzo, classificandosi 12esimi nella graduatoria nazionale con un indice di felicità del 64,7%; segue la provincia di Pescara, 33esima, con il 61,4% e poi quella di Chieti, con un indice di 60,4%. Chiude, al 55esimo posto, L’Aquila, con 58,4%. A condurre l’intera classifica c’è la provincia di Cagliari, con un indice di felicità pari a 67,4%, seguita sul podio da Lecce e Genova. Mentre i milanesi sono i più tristi, guadagnandosi per questo il 110imo gradino, con appena il 44,3%.

Tra i giorni più felici per gli abruzzesi Samantha Cristoforetti nello spazio (23 novembre 2014), lo scudetto della Juventus (18 maggio 2014), il giorno di Pasqua (20 aprile 2014) e la vittoria della nazionale italiana contro l’Inghilterra, nella prima partita dei Mondiali di calcio (15 giugno 2014). In questa ultima circostanza avrà inciso la presenza di Marco Verratti da Manoppello, ritenuto il migliore in campo del match mundial?

Umore sotto i piedi, in Abruzzo, il giorno del naufragio del traghetto Norman Atlantic (30 dicembre 2014), quello dell’introduzione dell’ora legale (26 ottobre 2014). Rispetto all’anno precedente, il tasso di felicità medio degli utenti di Twitter abruzzesi è calato. Andando a spulciare il tasso di felicità rapportato agli eventi regionale, ne risulta che il giorno più lieto è stato il 25 luglio, quando il sindaco di New York Bill De Blasio ha visitato Pescara. Il peggiore, invece, il 17 ottobre, quando una scuola nell’aquilano fu sequestrata per lavori di messa in sicurezza dopo il terremoto fatti male.

Ma come si è arrivati a questi dati e quali fattori sono stati presi in considerazione per calcolare quello che è stato definito “l’indice iHappy”? Gli autori hanno analizzato circa 40 milioni di Tweet lanciati sul social network nel corso del 2014, 140 caratteri in cui gli italiani si sono sfogati, hanno urlato la propria rabbia, ma allo stesso tempo hanno gridato la loro gioia per i motivi più disparati, Come andrà il 2015?