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trabocchi

Da Pescara a Punta Aderci, passando per i trabocchi: uno spot naturale per l’Abruzzo da fare in punta di piedi.

Alla scoperta della Costa dei Trabocchi: parte il cammino sostenibile per tutti. Trekking a piedi dal 26 aprile al 2 maggio per conoscere un territorio costiero ancora intatto e di un’agricoltura di qualità

Trekking itinerante dall’Abruzzo al Molise, lungo la “green way” che unisce le riserve naturali marine delle due regioni, attraverso il tracciato della ferrovia adriatica tra Pescara e Termoli, in gran parte dismesso e ripristinato a verde. Un trekking a piedi con lo zaino in spalla, che visita alcune delle Riserve Regionali che diventeranno il cuore del Parco Nazionale della Costa dei Trabocchi e che fa tappa in strutture agrituristiche virtuose, per capire che facendo turismo sostenibile si attiva un’economia a basso impatto che favorisce la tutela ambientale e aiuta l’imprenditoria locale.

Un trekking lungo la costa caratterizzata dai trabocchi, antiche “macchine” da pesca narrate da Gabriele D’Annunzio, dove tra il giallo delle ginestre e il verde della macchia mediterranea sarà possibile fare il bagno in posti incantevoli.

Un cammino che inizia nella storia recente (la transumanza in riva al mare, la pesca con i trabocchi) per terminare in un’area che si mantiene sconosciuta nonostante gli ampi tratti ancora integri.

Ritrovo a Pescara domenica 26 aprile, per la visita del Museo delle Genti d’Abruzzo dove immergersi in quello che un tempo era il vivere quotidiano delle genti che abitavano la costa. Poi in cammino verso sud, all’ombra del castello Aragonese di Ortona che domina il mare, attraversando San Vito Chietino, luogo tanto caro a Gabriele D’Annunzio che lo elesse a eremo delle sue passioni, ammirando i resti dell’antico monastero di Santo Stefano in Rivo Maris coi suoi vigneti che digradano verso il mare; infine lungo Punta Aderci, col suo promontorio immerso nel blu, per arrivare alla pineta dunale di Petacciato Marina.

Conclusione del cammino sabato 2 maggio alla Fattoria di Vaira, grande azienda agricola biodinamica, esperimento virtuoso e utopistico di un modo diverso di fare agricoltura, coltura e anche cultura!