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Cavinato non lascia, anzi raddoppia. Qualche settimana fa, dopo aver contribuito in modo decisivo alla vittoria di Latina, a fine partita provò a dividere il premio di migliore in campo Raisport in dodici pezzi per dare ad ognuno dei suoi compagni una fetta del merito. Diego Cavinato, 30 anni il prossimo maggio, è il pichichi nerazzurro fino a questo momento con 15 gol in serie A (e uno nei quarti di Coppa). Numeri che basterebbero per confermare il suo soprannome, Diegol, ma che non sono stati sufficienti per entrare nel gruppo Azzurro che tra una settimana in Polonia si giocherà l’accesso all’Europeo 2016. Anche se da nove stagioni gioca ai vertici del futsal italiano ed è sempre in doppia cifra nella classifica marcatori.

Il laterale italo brasiliano non serba rancori per la mancata chance in Nazionale, anzi sta approfittando per migliorare il feeling con i compagni lavorando duro al Palaroma. Essere il miglior realizzatore dell’Acqua&Sapone Emmegross non è il suo obiettivo principale.

Non mi basta sapere di essere il capocannoniere della squadra – dice l’ex dell’Asti – , la cosa più importante per me è ottenere risultati assieme alla squadra. Segnare mi piace e mi dà soddisfazione, ma soprattutto se con i gol arrivano i risultati”.

Se tira le somme dei suoi primi mesi alla corte di Bellarte, Cavinato non è soddisfatto.

Finora il mio bilancio non è del tutto positivo perché in campionato avremmo potuto fare qualcosa in più, e io guardo sempre agli obiettivi di squadra e non a quelli personali. Dobbiamo ancora migliorare tanto. Il momento non è ottimo, ma le cose non vanno neanche poi così male dopo gli ultimi risultati. Ora abbiamo due settimane di lavoro davanti per prepararci in vista della ripresa della serie A e di un derby che potrebbe cambiare definitivamente la nostra stagione”.

Si è parlato molto di un’Acqua&Sapone Emmegross al di sotto delle aspettative, spesso criticata dagli addetti ai lavori. E questo a Cavinato e ai suoi compagni non va giù.

Nello spogliatoio sappiamo qual è il nostro valore e di non meritare questa posizione di classifica. E sappiamo anche che, se avessimo in classifica quei tre punti ottenuti sul campo contro il Sestu alla prima giornata, saremmo a due punti dal primo posto, con lo scontro sul campo della Luparense ancora da giocare. E’ vero che non stiamo esprimendo un grandissimo futsal, ai livelli di quello visto al Palaroma l’anno scorso, ma questa stagione non è da buttare via, anche se abbiamo fallito in Winter Cup e in Coppa Italia. Abbiamo ancora un campionato da giocare e possiamo farcela”.

La prossima settimana guarderà le partite dell’Italia da casa. Arrabbiato?

Non potrei mai, Menichelli ha chiamato grandi giocatori, quasi tutto il gruppo che ha vinto l’Europeo. Rispetto molto queste scelte e i colleghi che vestono la maglia dell’Italia. Io ho ancora più voglia di fare bene e convincer e il ct a chiamarmi in futuro”.

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