Con un comunicato stampa, Claudio Ferrante, Presidente Associazione Carrozzine Determinate, riporta alla luce una problematica irrisolta
“Corsi e ricorsi storici”, ma questa volta il caso non c’entra nulla! Viene nuovamente negato l’accesso allo stadio Adriatico a moltissimi tifosi disabili in carrozzina.
Il Sindaco di Pescara, prima della partita con il Vicenza del 7 marzo scorso, ha emanato un’ordinanza che fissa ad un massimo di 25 il numero dei tifosi disabili ed i loro accompagnatori che possono assistere alle prossime partite di calcio sistemati nella zona tribuna Maiella, così proprio come accadde nell’agosto 2012.
Ricordiamo che lo stadio è stato ristrutturato nel 2009 in occasione dei giochi del Mediterraneo ed è costato alla collettività 10 milioni di euro. Peccato però che lo stadio, non prevedeva posti per carrozzine. Nel 2012 siamo stati costretti a forme clamorose di protesta, e dopo diversi incatenamenti, il problema fu risolto non dalle istituzioni, ma dalla generosità e dalla sensibilità della Pescara Calcio. Fu costruita una tribunetta e con le vie di fuga, cioè una rampa per le carrozzine.
A seguito di quella protesta clamorosa, le istituzioni, con la mediazione del Questore di Pescara Dott. Passamonti, fin dal 2012 decisero che i posti per le carrozzine ed i loro accompagnatori fossero più di 100, (come prevede la legge per uno stadio come quello Adriatico) con la promessa che i lavori provvisori pagati dalla Pescara Calcio sarebbero diventati definitivi. Infatti visionammo e chiedemmo la modifica del progetto che doveva essere realizzato dal Comune di Pescara fin dal dicembre 2012.
Ora al danno si aggiunge la beffa! Qualcuno, a distanza di tre anni, decide ufficialmente che per ordine di sicurezza in quella tribuna possono assistere solo 25 disabili con i loro accompagnatori, mentre 84 possono assistere nel corridoio della Tribuna Adriatica, così come comunicato con avviso ufficiale pubblicato sul sito della Pescara Calcio il 6 marzo 2015.
Non capiamo se le persone disabili sono anche considerate dei fessi o cos’altro. Questa soluzione era stata già bocciata tre anni fa dalla Questura, dal Comune, dalla Pescara Calcio, non solo perché è zona completamente senza copertura ma, i disabili non riusciranno mai a vedere la partita per via delle vetrate e dei pannelli pubblicitari, infatti i tifosi della Tribuna Adriatica come tutti i tifosi dello stadio non si siedono mai nelle sedioline collocate in basso proprio per via della totale mancanza della visibilità.
Lo Stadio Adriatico, quindi, è stato ristrutturato fuori legge ed Il progetto promesso per definire il settore disabili non è mai stato realizzato, ed ora il conto della cattiva amministrazione deve essere pagato dai tifosi disabili o da quei bimbi in carrozzina che aspettano tutta la settimana per vivere qualche emozione della loro squadra del cuore.
Già da ora si è scatenata la guerra tra poveri per chi sarà tra i 25 disabili fortunati che saranno autorizzati a vedere la prossima partita casalinga con il Bari prevista per venerdì 20 marzo alle ore 20,30.
Care istituzioni (Comune di Pescara, Questura e Pescara Calcio), mettetevi d’accordo perché se è vero ciò che dice il grande filosofo Gianbattista Vico a proposito dei corsi e ricorsi storici, rivedrete nuovamente i disabili in catene, così come facemmo allora, tre anni fa, misurando il grado di civiltà della nostra amata Pescara.
Aspettiamo notizie concrete ed immediate, le istituzioni sono avvisate, i disabili sono pronti!
La foto allegata si riferisce alla protesta del 2012