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In molte città italiane, la costruzione di grandi parcheggi multipiano nelle aree centrali viene spesso proposta come una risposta ai problemi di traffico e sosta. Tuttavia, questa strategia si rivela inefficace e controproducente, oltre che in palese contrasto con le politiche di mobilità sostenibile.

Investire risorse pubbliche in tali progetti comporta costi altissimi. La spesa media per ogni posto auto supera spesso i 30.000,00 €, mentre questi investimenti potrebbero essere destinati a soluzioni più sostenibili ed efficienti, come il potenziamento del trasporto pubblico, la realizzazione di un sistema ciclo viario sicuro ed efficiente, aree verdi e spazi sociali.

La costruzione di nuovi parcheggi non riduce il traffico, ma lo aumenta, a causa del fenomeno della domanda indotta: più parcheggi sono disponibili, più persone scelgono di usare l’auto per spostarsi. Questo si traduce in un incremento del traffico, dell’inquinamento e della congestione, vanificando gli sforzi per migliorare la qualità della vita urbana.

Le città con più di 50.000 abitanti sono obbligate per legge a dotarsi di mobility manager (e il Comune di Pescara ne ha due, coincidenti, sia quello aziendale che di area), incaricati di promuovere una mobilità meno dipendente dall’auto privata, sia endotermica che elettrica.

Le strategie previste dai Piani di Spostamento Casa-Lavoro (PSCL), come quello da poco adottato dalla Giunta Comunale, includono diverse misure, tra cui: disincentivare l’uso individuale dell’automobile, incentivare l’uso del trasporto pubblico, promuovere la mobilità attiva, camminare o usare la bicicletta, ridurre la dipendenza dall’auto privata attraverso l’utilizzo dei mezzi in condivisione (sharing), adottare misure di flessibilità oraria e piani di mobilità aziendale sostenibili e varie formule di smart working.

Nonostante questi obiettivi, i grandi parcheggi auto rappresentano un messaggio incoerente che spinge verso un modello di mobilità insostenibile, incentivando l’uso del mezzo privato e contrastando la transizione verso modalità di trasporto più green.

Le aree destinate ai parcheggi auto possono essere più utilmente trasformate in luoghi  per la collettività, come zone verdi, che migliorano la qualità dell’aria, riducono le isole di calore e offrono luoghi di relax, e spazi sociali, come piazze e aree pedonali, che favoriscono la coesione sociale e una migliore qualità della vita.

La costruzione di grandi parcheggi urbani è una scelta che guarda al passato e non risponde alle sfide delle città moderne. È essenziale adottare una visione strategica che metta al centro le persone, la sostenibilità e la qualità della vita, abbandonando modelli di mobilità basati sull’auto privata.

Investire in spazi verdi, infrastrutture per la mobilità attiva e servizi di trasporto pubblico è una soluzione più coerente e lungimirante per costruire città a misura di cittadino. Le risorse pubbliche devono servire a promuovere un futuro urbano più sostenibile e inclusivo, non a perpetuare vecchi modelli che aggravano problemi ormai superati.

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