“Un quintale e mezzo di prodotti alimentari non deperibili, come pasta, olio, pomodori in scatola, farina, 100 bottiglie d’olio d’oliva e 100 torte, tra ciambelloni e crostate, realizzati dai docenti e dagli studenti dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara. È il maxi-carico di solidarietà che l’Istituto ‘De Cecco’ ha consegnato alla Caritas Diocesana per il pranzo di Natale nella Cittadella dell’Accoglienza, al Santuario del Cuore Immacolato di Maria e alla Comunità di Sant’Egidio, pacchi alimentari che verranno distribuiti a tutti coloro che vivono un momento di difficoltà, dunque cittadini senza fissa dimora, donne con bambini, immigrati, o anche italiani che hanno perso il lavoro, un gesto concreto di fratellanza e un simbolo del dono più grande che i nostri ragazzi, ancora studenti, potessero fare alla città, ovvero il proprio tempo”. Lo ha detto la dirigente dell’Istituto Alberghiero Alessandra Di Pietro, nel corso della consegna del carico di alimenti nella parrocchia del Santuario del Cuore Immacolato di Maria, a Pescara, alla presenza del parroco Padre Albert, degli studenti che hanno realizzato le torte, ossia gli studenti della classe IV G indirizzo Enogastronomia, con il professor Amedeo Prognoli, con tutti gli assistenti tecnici Massimiliano Gagliani e Paolo Troiano, i collaboratori scolastici, Don Antonio De Grandis, docente dell’Alberghiero e Presidente del Tribunale ecclesiastico interregionale Abruzzo e Molise, la docente Celeste Di Giorgio, responsabile del servizio volontariato e Marisa Cimino per la Comunità di Sant’Egidio.
“L’Istituto Alberghiero – ha spiegato la dirigente Di Pietro – è stato felice di raccogliere per il quarto anno consecutivo la proposta di solidarietà e di amore ricevuta dalla comunità del Santuario del Cuore Immacolato di Maria, e abbiamo visto nell’opportunità offerta ai nostri ragazzi il modo migliore per celebrare il Natale e di farlo nel modo più spirituale e autentico. Il nostro obiettivo è insegnare ai ragazzi l’importanza del donare e della solidarietà attraverso la pratica, dunque la cultura del donare perché oggi i nostri studenti non hanno donato solo i dolci realizzati, ma hanno offerto il proprio tempo, la propria disponibilità, trasformandolo in un tempo significativo. Donare agli altri è sicuramente un modo per augurare un Natale di gioia e del cuore. E credo che l’esperienza promossa sia anche profondamente educativa, anzi credo rappresenti il senso più profondo dell’educare alla costruzione di una personalità integra e completa”. “Oggi abbiamo celebrato il vero Natale – ha sottolineato Padre Albert – ossia la gioia del donare, lo spirito più autentico della solidarietà, e ho notato che il dono stesso manifesta il fuoco che i ragazzi hanno dentro e che si accende per testimoniare che è in questo modo che si costruisce un mondo fatto di fratellanza. Sono felice di constatare come questa pratica faccia parte dell’attività didattica della stessa scuola inserendosi nella formazione alla vita”. “I prodotti che siamo riusciti a consegnare sono il frutto dell’ottimizzazione dei costi che portiamo avanti a scuola ogni anno – ha aggiunto il responsabile Troiano – non buttando mai via nulla, tagliando gli sprechi per poi aiutare gli enti caritatevoli”. “La donazione odierna – ha detto il professor Prognoli – nasce da una rete di condivisione con la generosità di quanti si sono resi disponibili a collaborare, pensando che il nostro piccolo gesto allieterà la tavola dei più poveri che consumeranno il pranzo di Natale nella mensa della Cittadella, offrendo loro un prodotto più artigianale accanto ai panettoni e pandori industriali. Straordinaria la partecipazione dei ragazzi che oltre alla maestria e alla padronanza della materia, hanno assicurato impegno e motivazione, cuore e passione”.