“In politica non c’è nulla di peggio dal non riconoscere le ‘buone’ eredità ricevute dalle amministrazioni che ci hanno preceduto, e anche il vicesindaco di Pescara Del Vecchio e il sindaco Alessandrini sono scivolati sulla classica buccia di banana: se oggi esiste il cantiere del Ponte Nuovo è merito della lungimiranza di chi lo ha previsto nel Piano della mobilità a fine anni ’90 e soprattutto di quel governo di centro-destra che nel 2009 ha salvato il progetto che, dopo sei anni di centro-sinistra, non era cantierabile perché mancava un tassello fondamentale: ossia il potenziamento degli argini del fiume, opera obbligatoria e prescritta dal Genio Civile per proteggere la città dalla piena bicentenaria”. A ricordarlo è il capogruppo regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri, intervenendo sulla conferenza stampa odierna della giunta Alessandrini sul Ponte Nuovo.
“La coalizione di centro-destra – ha sottolineato il capogruppo Sospiri – non ha mai negato la collaborazione ricevuta da altre amministrazioni, seppur di colore politico diverso, per portare avanti opere pensate nell’interesse del territorio, come nel caso del Ponte Nuovo, il cui iter non è cominciato nel 2008, come sostenuto oggi erroneamente dal vicesindaco, ma a fine anni ’90, inizi 2000, con l’inserimento del progetto nel Piano della Mobilità-Giunta Pace, perché già 15 anni fa era chiaro che per decongestionare la viabilità nel centro urbano occorrevano nuovi ponti e nuove strade, non attrattori di traffico, ma piuttosto vie di collegamento nella zona ovest, la zona di sviluppo futuro del nostro territorio. Il progetto è andato avanti con il centro-sinistra, ma la verità è che nel 2009 il governo D’Alfonso ci ha lasciato un progetto che non era cantierabile: insufficienti i 9 milioni di euro previsti inizialmente, e il centro-destra è riuscito a intercettare ulteriori fondi, Pisu e Terna, per arrivare ai 13milioni 100mila euro realmente necessari. Poi mancava la previsione di un’opera fondamentale e obbligatoria per le prescrizioni inviate da tempo dal Genio Civile, ossia la messa in sicurezza e il potenziamento degli argini del fiume Pescara. E in tutta fretta abbiamo dovuto riprendere da zero l’iter progettuale del ponte e reperire ex novo anche i 3milioni 600mila euro necessari solo per gli argini, attraverso un Accordo di programma Regione Abruzzo-Ministero dell’Ambiente”.
“Se oggi c’è il cantiere del Ponte Nuovo – ha ripreso il capogruppo Sospiri – la giunta Alessandrini lo deve esclusivamente all’impegno e all’azione di quell’amministrazione di centro-destra che ha lavorato senza sosta per garantire un’opera la cui posa della prima pietra è avvenuta un anno fa, il 4 aprile 2014, non per ‘un’inaugurazione elettoralistica’, come ha sostenuto il vicesindaco, ma perché in quel giorno l’impresa aggiudicataria ha aperto il cantiere con i sondaggi necessari per l’individuazione dei punti in cui dovranno sorgere le basi del ponte, con la preparazione ambientale del terreno stesso e con lo spostamento della linea del gas metano, iniziata il 28 maggio 2014. Non solo: il 4 aprile 2014 sono formalmente partiti i termini per la progettazione esecutiva, che doveva però essere pronta entro 90 giorni, ossia entro tre mesi, non dopo 11 mesi, com’è di fatto avvenuto se solo oggi il sindaco ha presentato quel progetto esecutivo. Da oggi cominceremo a vigilare e a contare i giorni, affinchè vengano rispettati in maniera rigorosa i tempi per la riconsegna dell’opera alla città, ossia 14 mesi”.