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Bocciato l’ordine del giorno presentato dalla coalizione di centrosinistra sul tema dell’ordinanza coprifuoco nella zona di Piazza Muzii. È quanto emerge dall’ultimo Consiglio Comunale, nel quale, come anticipato dal Presidente della Commissione Controllo e Garanzia Paolo Sola (M5S), sarebbe stato chiesto alla Giunta Masci di rivedere le scelte contenute dell’ordinanza n. 109 del 08/11/2024 che ha disposto lo stop a tavolini all’aperto e somministrazione da asporto per tutte le attività commerciali della zona di Piazza Muzii alla mezzanotte di ogni giorno, fino al 31/01/2025.

Una scelta che abbiamo contestato sin da subito perché presa senza alcun coinvolgimento delle parti interessate – commenta Paolo Soladato che entrambi i diritti in campo, quello al riposo da una parte e quello al lavoro dall’altra, sono ugualmente legittimi e sarebbe stato compito dell’amministrazione favorire un confronto per trovare una soluzione condivisa. La nostra proposta, infatti, chiedeva di fermare gli effetti dell’ordinanza fino a che non fossero effettuate nuove rilevazioni fonometriche e, se necessario intervenire, condividere le azioni da mettere in campo con residenti e commercianti. Ciò che è grave infatti – prosegue Solaè che questa decisione sia stata calata dall’alto sulla base di rilievi che risalgono all’estate 2023, senza che ci siano state ulteriori verifiche tecniche e nonostante lo stesso Piano di Risanamento Acustico preveda, invece, rilievi semestrali effettuati tramite gli impianti installati ormai un anno e mezzo fa”.

E proprio riguardo questi impianti sembra essere emerso un elemento nuovo all’interno del dibattito.

Dai verbali delle riunioni del Tavolo Tecnico – incalza Solaemerge che gli impianti acquistati e installati nella zona di Piazza Muzii non siano omologati per il tipo di rilevazioni per cui erano stati previsti. Sì, perché i rilievi indicati dal Piano di Risanamento avrebbero richiesto impianti di Classe 1, che hanno un alto livello di precisione (con un margine di errore di 0,5 decibel) tale da renderli omologabili per rilevamenti così puntuali. Quelli installati, invece, sono di Classe 2 – prosegue Solacioè con un margine di errore di 1,5 decibel che non li rende, quindi, omologabili per il tipo di verifica necessario nella zona di Piazza Muzii. Questo probabilmente spiega perché non siano stati fatti rilievi ogni sei mesi, come previsto dallo stesso Piano di Risanamento, e rende questa ordinanza un’iniziativa ancor più confusionaria e che parte da presupposti sbagliati. Presupposti che, a quanto pare, erano stati sottolineati già nella prima riunione del Tavolo Tecnico da parte del rappresentante dell’ARTA, che dichiarava testualmente come in quella zona sia irrealistico pensare di rispettare il limite notturno di 55 decibel, a cui contribuisce già il solo stazionare di piccole comitive in strada. Insomma un pasticcio amministrativo – conclude Paolo Solache, come denunciammo all’epoca dell’approvazione del Piano, ora provocherà un effetto domino su tutta la città, con la richiesta di interventi simili anche in altre zone come il centro storico e la riviera. Con la sua incapacità di mediare tra residenti e commercianti, il centrodestra targato Masci rischia di farsi travolgere e restituirci, tra qualche mese, una città con centinaia di attività commerciali chiuse”.

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