“E’ l’ennesima tragedia sul lavoro, sono troppi gli incidenti con i trattori registrati in Italia e l’Abruzzo non fa eccezione. Quello di ieri è l’ultimo di una lunga serie che purtroppo ha coinvolto un agricoltore 58enne del teatino”. Così Marco Finocchio, presidente de ‘L’Abruzzo in Agris’, associazione con oltre 220 agricoltori e allevatori iscritti, impegnata anche sul campo della sicurezza che fa riferimento alla tragedia di Ripa Teatina, in provincia di Chieti, dove un agricoltore 58enne ha perso la vita, sabato sera, al lavoro nei campi. “L’uomo è rimasto schiacciato dal proprio trattore, ma il corpo è stato scoperto solo ieri mattina – ha spiegato il presidente – Sempre più spesso si registrano incidenti stradali mortali con agricoltori, coinvolti, alla guida di trattori poco sicuri o troppo vecchi. Nel giro di 24 ore tra Abruzzo, Sicilia e Sardegna si sono registrati 3 incidenti con il trattore, di cui 2 mortali – ha aggiunto il coordinatore di L’Abruzzo in Agris – In Abruzzo l’altro ieri è morto Vincenzo Galasso, originario di Chieti e residente a Francavilla al Mare, al lavoro con il trattore nella campagna di famiglia tra Ripa e Francavilla. A Paceco, in provincia di Trapani in Sicilia, è morto un sindacalista, Maurizio Scuderi, un lavoratore forestale di 55 anni che ha perso la vita ribaltandosi con un trattore mentre era al lavoro in campagna, lascia moglie e 2 figli. Ancora, in Sardegna in un incidente stradale, sulla provinciale 64, a Galtellì (Nuoro), sono rimasti gravemente feriti 2 uomini, uno era alla guida di un trattore. In Abruzzo, nemmeno un mesetto fa, a Penne nel pescarese, l’ennesimo incidente stradale per un trattore agganciato ad un rimorchio con l’agricoltore alla guida che ha perso il controllo del mezzo ribaltatosi su un’auto, una Chevrolet spark guidata da una donna, entrambi feriti – ha continuato Finocchio – Da poco è uscito il bando Ismea per la meccanizzazione innovativa – ha aggiunto il presidente – La Regione Abruzzo ha predisposto un bando nazionale inerente al Piano nazionale di ripresa e resilienza, però la sicurezza non è mai sufficiente, purtroppo dispiace è ennesima tragedia sul lavoro, ma dobbiamo invertire la rotta e chiedere la massima cura dei mezzi e maggiore attenzione nel lavoro sui campi”.