Il secondo appuntamento di Omnia Artis, organizzata da ArteMind, patrocinata dal Comune di Chieti e con Direzione Scientifica di Angela Rossi, è previsto per sabato 23 novembre alle ore 10.00 presso il Museo Barbella, con uno spazio culturale intitolato Gemmart.
Maria Vittoria Ciampoli, Lucrezia Di Cosmo, Vittoria Di Muzio, Maria Beatrice Di Crecchio e Valeria Di Toro, Allievi della Scuola di Recitazione del Teatro Marrucino con la regia di Giuliana Antenucci eseguiranno letture a tema.
Le perle sono gemme preziose, che si formano all’interno dei molluschi, principalmente ostriche e cozze, come reazione a un corpo estraneo, che si introduce nel loro organismo. Il loro nome deriva dal latino ŏstrea (e ŏstreum), e ancor prima dal greco ὄστρεον, ὄστρακον= conchiglia, da cui il termine nel latino tardo ostrăcon. La forma, la dimensione, il colore, lo spessore, la superficie, la lucentezza, l’origine ne determinano il valore e il pregio. Simbolo della luna, dell’acqua e della femminilità e di rinascita fin dall’antichità, la perla è stata assimilata a Venere, dea dell’amore e della bellezza, la cui nascita secondo il mito deriva da una conchiglia bivalve, fecondata dalla spuma del mare. Con l’avvento del Cristianesimo la forma sferica venne associata alla perfezione del Regno dei Cieli, il suo candore all’innocenza, alla purezza, e alla verginità della Immacolata Concezione. E’ per questo che nelle raffigurazioni di molte Madonne, come quelle del Crivelli, Fouque, Bening, Rubens, nelle Annunciazione come quelle del Da Vinci, Jan van Eyck e nei ritratti delle grandi matrone cristiane sono presenti gioielli di perle. Anche i Santi e gli Angeli sono talvolta raffigurati con perle per sottolineare la loro santità e purezza. Le porte del Paradiso sono descritte come fatte di perle, mentre le corone indossate da figure divine o celesti sono spesso adornate con perle per rappresentare il loro status divino. Una serie di perle in fila può essere anche assimilata al Rosario.
Il noto critico d’arte e letterario, professor Massimo Pasqualone, che cura la sezione artistica, inaugurerà la Mostra di Nadia Portelli, che espone dal 23 al 29 novembre.
Nadia Portelli, originaria di San Benedetto del Tronto, pur avendo frequentato corsi di pittura, si definisce artista autodidatta. Ha partecipato a concorsi e mostre e personali di pittura anche all’estero, preferendo l’arte astratta e figurativa con l’utilizzo di colori cadi e forti. L’artista Naya, diminutivo paterno, con la sua pittura racconta le emozioni dell’anima in tutte le sue composizioni, privilegiando i colori materici della terra, stesi mediante gesti fluidi e linee, che catturano lo sguardo dello spettatore. La sua è una pittura in continuo movimento, in cui il colore è il vero protagonista, in quanto dona all’opera equilibrio, armonia, suggestione e ambientazione.