“Si può contribuire alla società con qualsiasi ruolo, non tutti devono necessariamente studiare e diventare professori”. Lo ricorda il garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Maria Concetta Falivene che nel suo intervento a Spoltore per “Il Futuro che Vorrei” nello Spazio Sociale di Spoltore, in occasione della Giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, auspica un ripensamento della genitorialità. “Elettricisti e viticoltori vengono dalla Francia” ammonisce la garante regionale, ricordando che le campagne sono svuotate. “Nelle scuole ad ogni crisi di panico si chiama l’ambulanza. Siamo genitori spazzaneve, che rimuovono ogni ostacolo: un tempo i ragazzi erano più abituati al sacrificio, quando da noi arrivava la legna tutti erano chiamati a smistarla, e poi si assisteva all’esecuzione del maiale. Oggi si parla di ragazzi traumatizzati se qualcuno alza la voce”. Ognuno, per Falivene, deve ritrovare il proprio ruolo: “gli insegnanti non sono più in grado di insegnare, perché noi genitori diciamo ai nostri figli che l’insegnante è uno stupido e va lasciato perdere, così demoliamo l’esempio”. Attenzione anche alle dipendenze: “questi ragazzi sono paralizzati, uno mi ha detto: “voi avete creato questo contesto fatto di social, dove c’è un mondo non-reale e allora mi drogo perché non vivo la realtà”.
Il sindaco Chiara Trulli, nei suoi saluti, ha ricordato le origini storiche della giornata: “la Convenzione Onu sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ha trasformato bambini e ragazzi da oggetto di protezione a soggetti titolari di diritti importantissimi, da tutelare soprattutto in un momento come questo caratterizzato da guerre, atrocità, assistiamo a una degenerazione anche nei costumi”.
Il sogno dell’amministrazione comunale è creare una città a misura di bambino, e per farlo è necessario agire su diverse leve, dalla scuola alla viabilità, dall’educazione alla genitorialità alla sicurezza urbana. Per unire queste sensibilità le iniziative per la ricorrenza internazionale continueranno il 23 novembre, a Villa Raspa, con l’attività “A quattro ruote, mobilità in città” nell’ottica del sistema integrato 0/6 anni con la partecipazione di nidi, associazioni locali, la Proloco, il Comitato dei genitori, il Centro Sociale “Lo Svago e la Protezione Civile, su proposta della scuola dell’infanzia di Via Basilea. L’invito è per i bambini da 0 a 6 anni, a munirsi di mezzi personalizzati su “ruote”, con partenza in via Milano alle 9.30 e l’arrivo nella piazzetta Rosa alle 10.30.
L’incontro, moderato dalla garante di Spoltore Simona Novacco, ha ospitato anche un intervento del Garante per la disabilità di Spoltore Danilo De Vincentiis che si è concentrato sull’altro tema dell’appuntamento, e cioè il ruolo dello sport per superare le difficoltà. “Io faccio hockey in carrozzina elettrica. Come tutti ben sappiamo lo sport è una cosa fondamentale per le persone normodotate, ma anche per chi ha una disabilità. Favorisce l’inclusione, si conoscono nuove persone e si abbattono le barriere al raggiungimento di una vita piena e attiva”. Presenti alcune realtà sportive del territorio: Mauro Di Feliciantonio di Svagamente Scuola vela, Emiliano Costantini di Amici della bici junior, Francesco Sulpizio e Cinzia Abruzzese della Commissione Regionale Alpinismo Giovanile. Tutti hanno presentato con un piccolo video le loro realtà, e nelle immagini montate le interviste di Novacco ad alcuni dei loro ragazzi sulle esperienze tra sport e natura. Nei racconti la bellezza della brezza del vento che impatta, il rumore dell’acqua che sbatte sulla barca. “A me piace molto stare nella natura e nel verde” dice Mattia. “Ho trovato questo sport, la mountain bike, che mi permette di starci a contatto. E mi piace anche rispettarla, senza buttarci tutte le cartacce della merenda che mangiamo dopo l’allenamento”.