“L’intento di rivitalizzazione del centro storico ufficializzato ieri dall’Università con la presentazione del progetto di internazionalizzazione dell’Ateneo non è solo apprezzato, ma da tempo condiviso dall’Amministrazione comunale, che da mesi ragiona con l’Ateneo proprio su questo tema a un tavolo operativo che coinvolgerà anche altre istituzioni presenti sul territorio cittadino e che rappresentano forze vive della città”, così il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo.
“Lieti che l’Ateneo investa su Chieti e lo faccia con un fine non solo didattico, ma anche sociale. Stiamo lavoriamo per questo insieme al Magnifico Rettore Liborio Stuppia, al quale abbiamo sottoposto sin dal primo incontro, subito dopo la sua elezione, l’esigenza dell’Amministrazione di riportare vita e funzioni nel centro storico cittadino. Il fatto che la d’Annunzio abbia le stesse finalità tanto da poter lavorare in sintonia è sintomo di una visione lungimirante e di una piena disponibilità a una sinergia a vantaggio della città – rimarca Febo – . La strategia da promuovere è quella di centrare obiettivi capaci di valorizzazione finalità reciproche del Comune e dell’Università, quanto affermato dal Rettore va in questa direzione, così come va in tal senso anche la costruzione dell’intesa istituzionale per arrivarci, che ci ha visto più volte allo stesso tavolo negli ultimi mesi. Le funzioni della città devono essere riorganizzate, perché negli ultimi 15 anni Chieti alta ha perso abitanti, circa 15.000 con la dipartita delle storiche caserme e degli uffici, per questo abbiamo centrato nella parte storica le rigenerazioni urbane più corpose, si pensi ai 15 milioni de “La via dei conventi”, cantiere in partenza che darà anche spazi all’Università proprio per l’ospitalità degli studenti e l’attività didattica, oltre a riqualificare piazza Garibaldi e il circondario a salire verso piazza San Giustino. Per questo abbiamo proposto e continueremo a perorare il progetto di Cittadella giudiziaria in centro, perché non si creino altri vuoti a detrimento della demografia e dell’economia del centro storico cittadino. E per questo, esattamente come sta facendo l’Università, che puntando al centro storico sta riorganizzando le sue funzioni fra la parte alta e bassa della città per sviluppare tutto il suo potenziale, farà l’Amministrazione che sta cercando di portare uffici al pubblico nella Delegazione di Chieti Scalo, proprio per venire incontro a esigenze della cittadinanza e in vista anche della rigenerazione che abbiamo attivato in questa popolosa parte di Chieti”.